Adescava bimbi online coi videogames, arrestato 'orco' 28enne. Salvini: «Castrazione chimica»

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Un giovane di 28 anni residente a Cagliari è stato arrestato dalla Polizia perché ritenuto responsabile di detenzione di materiale pedopornografico, pornografia minorile e adescamento di minorenni. Il presunto pedofilo avrebbe adescato, utilizzando le chat presenti nelle piattaforme delle consolle di videogames, tre bambini di appena 10 anni: prima ha conquistato la loro amicizia, poi ha chiesto che gli inviassero foto nudi o in cui mostravano le loro parti intime.

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È la prima volta in Italia che viene arrestato un uomo che utilizzava le chat delle consolle per adescare minori e recuperare materiale pedopornografico: l'attività investigativa, condotta dal Compartimento della Polizia Postale di Cagliari, coordinato dal dirigente Francesco Greco, è iniziata due mesi fa a seguito delle denunce delle mamme dei bambini. Si erano accorte che i loro figli intrattenevano conversazioni tramite la consolle, con una persona che chiedeva loro l'invio di foto.

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TRE GIOVANI VITTIME Da quanto emerso dalle indagini, dopo aver tentato di adescare due ragazzini di dieci anni, anche un terzo coetaneo è stato «avvicinato» durante una partita on line. Dopo aver fatto amicizia con lui, il 28enne, del quale non sono state rese note le generalità, gli ha pagato una ricarica per un videogioco e in cambio si sarebbe fatto inviare foto del minore nudo.

A tradire il presunto pedofilo sono state le chiamate notturne che i minorenni facevano con lui, durante le quali chiedeva foto e video. La mamma di uno dei ragazzini ha sorpreso il figlio di notte e cercando di capire con chi stesse parlando ha poi trovato la chat con i messaggi. Altri sono stati scoperti dalla madre di un'altra vittima.

Dopo aver fatto amicizia con i bambini durante le partite online con la consolle, il 28enne si faceva dare i loro numeri di telefono e li chiamava. In diverse occasioni, spacciandosi una volta per 16enne e una volta per un bambino di 9 anni, è entrato in chat di gruppo di Whatsapp allargando la possibilità di trovare nuove 'prede'.

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VIDEO CHOC NEL TELEFONO E NEL PC Nel telefono, nel Pc e in altri supporti informatici sequestrati dalla Polizia postale di Cagliari sono state trovate le prove dei contatti avuti con due delle tre vittime. Tra queste 24 video chat in cui i bambini si spogliano. Nelle memorie informatiche degli apparecchi del 28enne sono stati scoperti video scabrosi e violenti. L'arrestato ha dichiarato di aver recuperato i filmati nel deep web, internet sommerso non indicizzato nei motori di ricerca. Su questo elemento sono in corso ulteriori accertamenti per verificare le sue dichiarazioni.

"LO SO SONO MALATO" Il 28enne voleva incontrare uno dei bambini adescati online: questo elemento ha convinto gli inquirenti a dare un'accelerazione alle indagini, coordinate dal Pm Gaetano Porcu. Gli stessi investigatori hanno anche chiarito che il minore non si è mai presentato all'appuntamento. «Lo so sono malato», avrebbe detto agli agenti quando due giorni fa sono andati a perquisire la sua abitazione e ad arrestarlo. In passato il 28enne era stato indagato per un'altra vicenda legata alla pedopornografia, ma la sua posizione era poi risultata marginale.
SALVINI: CASTRAZIONE CHIMICA «Chi si macchia di reati del genere merita il carcere immediato, certezza della pena e in caso di violenza sessuale accertata - come avviene in altri Paesi europei - castrazione chimica. Tolleranza zero senza se e senza ma», il commento del il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, commentando la vicenda del 28enne di Cagliari arrestato per pedopornografia.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 10 Gennaio 2019, 16:33
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