Elly Schlein, bodyshaming sui social: «Sembra Pippo Franco». E Taormina si chiede se è una trans

La neosegretaria del Pd nel mirino di Twitter. Da Agnese Renzi a Laura Boldrini, non è la prima volta che accade

Elly Schlein, bodyshaming sui social: «Sembra Pippo Franco». E Taormina si chiede se è una trans

di Domenico Zurlo

Ha ribaltato completamente i pronostici, battendo il favoritissimo Stefano Bonaccinied è diventata la prima donna segretario del Partito Democratico: Elly Schlein, vicepresidente dell'Emilia Romagna (numero 2 dello stesso Bonaccini), ieri sera è entrata nella storia della politica e della sinistra italiana. Con una donna, Giorgia Meloni, a Palazzo Chigi, la leader del principale partito di opposizione sarà dunque un'altra donna. Ma sui social questa novità non piace proprio a tutti.

Elly Schlein segretaria del Pd: «Saremo un problema per Meloni». Bonaccini battuto

Elly Schlein, chi è il nuovo segretario Pd. Prima donna alla guida del Partito Democratico

Elly Schlein, bodyshaming sui social

Su Twitter nel giro di poche ore è finito infatti in tendenza l'hashtag #pippofranco: secondo alcuni buontemponi infatti la Schlein avrebbe una certa somiglianza con l'attore ex Bagaglino. E in tanti sui social hanno iniziato a far girare vari fotomontaggi - prodotti con più o meno accuratezza - retwittati e ricondivisi da centinaia di utenti, evidentemente convinti che il paragone faccia ridere. Peccato che da ridere ci sia poco, e che si tratti di bodyshaming, che poco ha a che fare con le capacità politiche della 37enne nata a Lugano.

L'apice viene raggiunto da Carlo Taormina, avvocato e volto tv, che non troppo candidamente si chiede: «Ma la Schlein è trans?». Ma non c'è ovviamente solo l'aspetto fisico, nel mirino degli odiatori del web: c'è infatti chi la rimprovera di essere troppo ricca, figlia di genitori benestanti, di non aver «mai visto un povero o una fabbrica, mai lavorato».

Questo tipo di attacchi non è una novità: negli ultimi anni sono stati tanti i bersagli, soprattutto tra le donne, di meme e fotomontaggi offensivi. Da Laura Boldrini, all'epoca presidente della Camera e che veniva accusata addirittura di «frequentare spiagge nudiste» (con tanto di foto senza veli, ovviamente fake), alla moglie di Matteo Renzi, Agnese, prima accusata di aver fatto carriera nella scuola per merito del marito, poi paragonata in modo dispregiativo a Vladimir Luxuria.

Ora tocca alla Schlein: e chissà che tanta attenzione, specie da parte della galassia social di estrema destra, non sia sinonimo di paura. A sinistra ci sperano in tanti.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Febbraio 2023, 15:32
© RIPRODUZIONE RISERVATA