Coronavirus, Locatelli (Css): «Cauti e attenti nella ripresa, sia della nostra vita sociale sia delle attività produttive»

Coronavirus, Locatelli (Css): «Cauti e attenti nella ripresa, sia della nostra vita sociale sia delle attività produttive»

di Simone Pierini
È «sicuro che il numero dei decessi scenderà ulteriormente», ma la cosa che «dobbiamo avere bene in testa è la necessità di essere assolutamente cauti e attenti nella ripresa, sia della nostra vita sociale sia delle attività produttive». Così durante la conferenza stampa nella sede della Protezione civile il presidente del Consiglio superiore di Sanità e membro del Cts Franco Locatelli, secondo il quale un elemento fondamentale per la fase 2 sarà la capacità di «cogliere gli eventi sentinella» per far sì che eventuali «focolai epidemici locali rimangano tali e non assumano» connotati regionali o nazionali. 

Cautela, ma anche una notizia positiva sull'evolversi dell'emergenza in Italia. In particolare sui numeri dei pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere. «Il 3 aprile avevamo in terapia intensiva 4063 pazienti, oggi poco più di 2800: dà l'idea di quanto è stata alleggerita la pressione» su questi reparti, che possono ora assistere meglio anche i malati non Covid 19. Ha spiegato il professor Locatelli. 

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«STOP DIFFUSIONE VIRUS CENTROSUD, DATO SOLIDO»

Il calo dei ricoveri, la curva che prosegue la sua discesa ma soprattutto la frenata alla diffusione del contagio nel Paese, specie al Centro Sud. Sono, secondo il presidente del Css i risultati raggiunti attraverso le misure di contenimento applicate in Italia, il famoso lockdown. «Essere riusciti a impedire la diffusione del contagio nelle regioni del centro sud - ha dichiarato - è un dato ormai solidamente corroborato dall'evidenza dei numeri: anche oggi ben 13 tra Regioni e Province autonome hanno un numero di decessi inferiore a due cifre, addirittura due regioni senza casi fatali»

«PROSSIME ORE 'CALL' PER TEST SIEROLOGICI»

«Nelle prossime ore verrà resa nota una call per tutte le aziende che ritengono di avere i test» sierologici che rispondono ai requisiti indicati dal governo. Ha annunciato il professr sottolineando che la Call «sarà aperta per 5 giorni». Subito dopo, ha aggiunto, «un panel identificato dal commissario Arcuri, con competenze tra loro complementari, procederà all'identificazione del test» che verrà poi somministrato ad un campione di 150mila persone.

«AIFA GIÀ AVVIATO 10 RICERCHE FARMACI»

Va avanti anche il lavoro sulla sperimentazione dei farmaci per la cura del Covid-19. «Aifa ha valutato 93 progetti di ricerca, ne ha approvati 19, sono 10 quelli già avviati. Un risultato straordinario in un solo mese solare, un punto di svolta per l'efficienza della conduzione di studi clinici in Italia». Lo ha detto Franco Locatelli del Comitato tecnico scientifico (Cts) in conferenza stampa alla Protezione civile, parlando dell'Agenzia nazionale che valuta i farmaci per contrastare il Covid 19. 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Aprile 2020, 19:34
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