Tinto Brass, botta e risposta con Alba Parietti dopo 'Belve': «Ancora le bugie delle donne mi divertono»

Tinto Brass ha risposto alle parole di Alba Parietti dopo l'intervista a 'Belve'

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di Redazione web

Tinto Brass, famoso regista, ha risposto alla dichirazione di Alba Parietti fatta a 'Belve', il 24 ottobre scorso, in merito al loro litigio. In particolare lo scontro è nato da un film che anni fa avrebbero dobuto girare insieme, ma che poi non è mai andato in porto. Ai tempi girava la voce che, per Alba Parietti, il problema fosse esporsi nuda sul set, come richiedeva il regista

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La dichiarzione di Alba Parietti 

Durante il programma 'Belve', Alba Parietti ha parlato del suo litigio con Tinto Brass: «Il film di Tinto Brass non potevo farlo, era abominevole per la mia dignità. È stato un grande regista, ha fatto dei film bellissimi. La sceneggiatura che mi propose però mi faceva arrossire anche i capelli.

L’ho aperta e l’ho chiusa. Io andavo da lui perché lo ammiravo, ma quando mi proponeva quelle cose mi offendeva».

 

Le parole di Tinto Brass

«Ancora le bugie delle donne mi divertono. Ringrazio Alba (Parietti) per i momenti di eccitante bellezza. Un grazie a Francesca Fagnani per la bella foto che ha mandato in onda durante il suo programma, ricordandomi i momenti felici della mia vita». Tinto Brass risponde così alle parole di Alba Parietti.

«Verso la seconda metà degli anni Novanta si parlò di un film dal titolo 'Una coppia senza volto', che doveva essere prodotto da Medusa - spiega Tinto Brass all'AdnKronos -. Il progetto veniva direttamente da Alba Parietti, che doveva recitare nel ruolo di Caterina, una madre di famiglia, assoggettata al volere di un uomo. All'epoca le riviste di gossip riferirono che la Parietti si rifiutò di concedermi la visione del suo c**o. In realtà ci furono varie schermaglie culminate in un litigio finale per la sua incapacità di estraniarsi dal suo personaggio televisivo».

Quindi aggiunge: «Il suo c**o fu invece malamente celebrato nel film 'Il macellaio', diretto da Aurelio Grimaldi, che era stato proposto a me e che doveva uscire con il titolo 'Lola e il macellaio'. Ma sebbene avessi già scritto la sceneggiatura con la collaborazione della scrittrice Alda Teodorani, non si raggiunse un accordo con la produzione e riutilizzai alcune scene per il film successivo, 'Monella'».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 30 Ottobre 2023, 17:31
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