Karius: «Senza Diletta Leotta e Aria soffro, ma non mi sposto per loro»

Il portiere racconta la sua esperienza di papà "a distanza"

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di redazione web

Per Karius la lontananza da Diletta Leotta e dalla figlia Aria significa sofferenza, ma non per questo il portiere del Newcastle intende stravolgere la propria vita e carriera sportiva. La paternità funge sempre da spartiacque nella vita di un uomo: cambiano le priorità, le esigenze e si cerca di essere sempre presenti, per quanto possibile.

Lo conferma Loris Karius: il giovane portiere tedesco, compagno di Diletta Leotta e padre della piccola Aria, cerca di bilanciare la carriera con il suo ruolo di papà. Il calciatore soffre per la distanza fisica che lo separa dai suoi affetti, ma conferma di non voler lasciare la sua squadra, il Newcastle. Almeno per ora, come racconta al Corriere.

Karius e la lontananza dalla famiglia

Diletta Leotta, noto volto DAZN, vive e lavora in Italia; Karius, invece, difende la porta del Newcastle da due anni. La loro famiglia si è allargata lo scorso ottobre, con la nascita della piccola Aria.

Il portiere racconta così il suo primo incontro con la giornalista: «Ci siamo piaciuti senza etichette, così come siamo. Non è scontato in un’epoca in cui tra Internet e social le foto rimbalzano ovunque.», per poi rivelare di non essere affatto geloso della partner.

Karius, però, soffre molto per il tempo che trascorre lontano da Diletta e dalla loro figlia: «La maggior parte del tempo siamo distanti, per forza. Parliamo tanto al telefono, facciamo videochiamate con FaceTime. Diletta appena può mi viene a trovare, ma non è semplice». La distanza, quindi, complica notevolmente la vita di Karius, che cerca di essere un padre presente: «Mi piace pensare che c’è questo scricciolo che ha bisogno di me. Se ho una giornata stressante e lei è a casa, mi basta prenderla in braccio e tutto diventa bello. È un dono, con lei riesco a dare il giusto peso alle cose che prima mi sembravano importanti.

Mi godo tutto il tempo insieme».

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Karius: aspetto una buona opportunità

Il portiere parla anche della sua carriera, rivelando le difficoltà legate al suo ruolo: «Nessuno può davvero capire cosa si prova a stare tra i pali, da solo. Se fai un errore diventi bersaglio di odio, tutti se la prendono con te. Se invece un attaccante fallisce cinque occasioni ma poi segna, viene trattato da eroe».

Karius, che gestisce le critiche con indifferenza, sostiene che non si trasferirebbe solo ed esclusivamente per motivi familiari: «Non voglio muovermi solo in base ad Aria e Diletta», sostiene il tedesco, che però aggiunge: « Da bambino seguivo in tv le partite di Inter, Milan e Juve. Aspetto una buona opportunità di lavoro».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Settembre 2023, 09:13
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