Soldati ucraini decapitati, il mistero dei video choc: «Soldati russi come l'Isis». Ma la Wagner nega: «Non siamo stati noi»

A fare il giro dei social ci sarebbero due video. L'ira dell'Onu e di Zelensky: "I leader mondiali reagiscano"

Soldati ucraini decapitati, il mistero dei video choc: «Soldati russi come l'Isis» Wagner nega: «Non siamo stati noi»

di Domenico Zurlo

Un orrore indicibile, come non si vedeva dai tempi dell'Isis. I soldati russi hanno giustiziato un soldato ucraino decapitandolo, con tanto di video choc filmato dai commilitoni e diffuso sui social: un filmato terribile, che è stato già condannato dalla comunità internazionale, Onu compresa, e che ha scatenato l'ira del governo di Kiev. E il video in questione non sarebbe l'unico: su alcuni canali Telegram, sostengono i media ucraini, ci sarebbe anche un altro filmato in cui i russi profanano cadaveri di soldati ucraini tagliando loro testa e mani.

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Soldati decapitati, i video choc

I video choc, come detto, sono due. Il primo, riferisce la Cnn, appare più recente e sarebbe stato girato vicino Bakhmut. L'altro dovrebbe risalire all'estate scorsa, a giudicare dalle piante circostanti. Diffuso su un canale pro russo l'8 aprile, il primo video sarebbe stato girato dai mercenari della Wagner a Bakhmut, ma la Cnn non è in grado di confermare il luogo. Si vedono i corpi di due soldati ucraini decapitati, e con le mani tagliate, che giacciono accanto ad un veicolo militare distrutto. Una voce fuori campo, apparentemente distorta per non permetterne l'identificazione, racconta con espressioni volgari che il mezzo è saltato su una mina, uccidendo i due soldati. «Qualcuno è poi venuto e ha tagliato le loro teste», aggiunge la voce, con una risata.

Il secondo video circola su Twitter ed è molto sfocato. Sembrerebbe girato l'estate scorsa e mostra un combattente russo che taglia con un coltello la testa di un soldato ucraino. Una voce all'inizio del video suggerisce che il soldato decapitato fosse ancora vivo quando è stato attaccato. Poco dopo la diffusione del video, il consigliere presidenziale ucraino Andriy Yermak ha twittato una breve frase: «Dovranno rendere conto di tutto».

La rabbia di Kiev. Zelensky: «Leader reagiscano»

Il ministero degli Affari Esteri dell'Ucraina invita l'ufficio del procuratore della Corte penale internazionale a prestare immediatamente attenzione all'esecuzione del prigioniero ucraino decapitato dall'esercito russo nell'ambito delle indagini sui crimini di guerra e contro l'umanità. Lo riporta Ukrinform. «L'esercito della Federazione Russa continua a commettere terribili crimini di guerra in Ucraina. L'11 aprile un video mostra soldati russi che giustiziano un prigioniero ucraino. In posa per la telecamera, i carnefici russi prendono la vita di una persona con particolare cinismo», sottolinea il ministero.

«C'è qualcosa che nessuno al mondo può ignorare: con quanta facilità queste bestie uccidono. Non dimenticheremo nulla. Né perdoneremo gli assassini». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky commentando, in un videomessaggio diffuso attraverso Twitter, i due filmati che circolano sui social dei soldati di Kiev decapitati dalle forze armate russe vicino a Bakhmut. «Questo video, l'esecuzione di un prigioniero ucraino. Questo è un video che dimostra la Russia così com'è. Che tipo di persone sono», ha aggiunto Zelensky. «Questo non è un incidente, non è un episodio isolato. Era così già prima. È stato così a Bucha. Migliaia di volte. Tutti devono reagire. Ogni leader», ha esortato il presidente ucraino. Perché «è necessario agire ora» e «nessuno capirà se i leader non reagiranno».

Ai russi, Zelensky ha detto «non aspettatevi che venga dimenticato. Il tempo passerà, ma non dimenticheremo nulla. Né perdoneremo gli assassini. Ci sarà responsabilità legale per tutto. La sconfitta del terrore è necessaria». Per quanto riguarda l'impegno degli ucraini, Zelensky ha detto che «noi in Ucraina dobbiamo concentrarci il più possibile sulla prima linea. Aiutare il più possibile. Mandare via l'occupante dalla nostra terra». Perché, prosegue il leader ucraino, «l'obiettivo principale è vincere.

L'obiettivo principale è avere la forza per la vittoria dell'Ucraina e per la sconfitta dell'occupante, la condanna degli assassini». Serve, ha aggiunto Zelensky, un «Tribunale per lo stato malvagio» oltre che la «memoria eterna per ogni persona la cui vita è stata tolta dal terrore russo. Gloria a tutti coloro che combattono contro questo male. Gloria all'Ucraina».

Kuleba: Russia come l'Isis

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba paragona la Russia allo Stato islamico dopo il video della decapitazione di soldati ucraini prigionieri. «Sta circolando online un orribile video delle truppe russe che decapitano un prigioniero di guerra ucraino. È assurdo che la Russia, che è peggio dello Stato islamico, presieda il Consiglio di sicurezza dell'Onu», ha denunciato, riferendosi alla presidenza di turno assunta da Mosca questo mese. «I terroristi russi devono essere espulsi dall'Ucraina e dalle Nazioni Unite ed essere ritenuti responsabili dei loro crimini», ha aggiunto Kuleba.

«Al momento non abbiamo informazioni aggiuntive sulla veracità del video che mostrerebbe la decapitazione di un soldato ucraino da parte di soldati russi», ha detto un portavoce della Commissione Europea. «Dovesse essere confermato, sarebbe un'altra prova della natura disumana dell'aggressione russa in Ucraina: sarebbe una grave violazione della convenzione di Ginevra, secondo la quale si deve garantire il trattamento in condizioni dignitose dei prigionieri di guerra», ha notato. «L'Ue coglie l'occasione per ribadire il suo impegno a portare davanti alla giustizia chi si è macchiato di crimini».

L'agenzia delle Nazioni Unite per i diritti umani ha condannato la «brutale esecuzione» di un sospetto prigioniero di guerra ucraino d aparte delle forze armate russe, come si vede in un video diffuso su Internet. La missione delle Nazioni Unite in Ucraina ha parlato di video «estremamente spaventosi» per il loro contenuto. «Non si tratta di un incidente isolato», ha sottolineato l'organizzazione. L'Onu constata «gravi» violazioni dei diritti umani dall'inizio dell'offensiva militare russa contro l'Ucraina nel febbraio dello scorso anno, ha chiesto che gli ultimi avvenimenti vengano indagati e che «gli autori vengano riconosciuti responsabili» dei crimini commessi. 

Wagner: noi non c'entriamo niente

Il leader della milizia privata privata Wagner Yevgeny Prigozhin smentisce che i combattenti del suo gruppo siano coinvolti nell'esecuzione e nel video che sembra mostrare i cadaveri decapitati di due soldati ucraini vicino a un veicolo militare distrutto. Lo riporta la Cnn. «Ho visto questo video. È brutto quando le teste delle persone vengono tagliate, ma non ho trovato nulla a sostegno del fatto che questo sia accaduto vicino a Bakhmut e che i combattenti di Wagner abbiano partecipato all'esecuzione», ha dichiarato Prigozhin. Alcuni account dei social media russi affermano che il video è stato girato nei pressi di Bakhmut, nell'Ucraina orientale, che da mesi è teatro di feroci combattimenti, con un forte coinvolgimento dei combattenti di Wagner. 
 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 13 Aprile 2023, 08:07
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