«Pensavo di aver messo mio figlio nella culla, ma per sbaglio l'ho messo nel forno»: morto neonato di 1 mese, arrestata la mamma

La giovane mamma di 26 anni, Mariah Thomas, rischia una condanna dai 10 anni di reclusione all'ergastolo, per l'uccisione di suo figlio

«Pensavo di aver messo mio figlio nella culla, ma per sbaglio l'ho messo nel forno»: morto neonato di 1 mese, arrestata la mamma

di Nikita Moro

Tragedia a Kansas City, nel Missouri, Stati Uniti, dove è stato trovato morto un neonato di circa un mese, venerdì scorso. La mamma del piccolo, Mariah Thomas, 26 anni, è accusata di omicidio di primo grado per l'uccisione del figlio: la donna avrebbe erroneamente messo il piccolo nel forno invece che in una culla, così come ha fatto sapere l'ufficio del pubblico ministero. La donna è stata arrestata. Secondo la legge, rischierebbe una pena che va dai dieci anni di reclusione all'ergastolo.

La segnalazione alla polizia

I fatti risalgono a venerdì 9 febbraio, quando gli agenti di polizia hanno ricevuto una segnalazione telefonica su un bambino che non respirava. Intorno alle 13:30 (ora locale) le pattuglie sono giunte nella residenza dove vivevano Mariah Thomas e il neonato, nel quartiere Manheim Park di Kansas City, così come riporta Abc News.

Una volta entrati in casa, gli agenti hanno notato che il neonato presentava «evidenti ferite da ustione», così come testimoniano i documenti del tribunale. All'arrivo dei vigili del fuoco, il piccolo è stato ufficialmente dichiarato morto. «Pensavo di aver messo mio figlio nella sua culla, ma per sbaglio l'ho messo nel forno», avrebbe detto Mariah Thomas al nonno del neonato, secondo una testimonianza rilasciata alla polizia.

Il caso

In un comunicato stampa, il procuratore della contea di Jackson, Jean Peters Baker, ha voluto ringraziare i primi soccorritori. Poi ha ringraziato i pubblici ministeri per il lavoro sul caso, dichiarando: «Riconosciamo la natura raccapricciante di questa tragedia e i nostri cuori sono oppressi dalla perdita di questa vita preziosa. Confidiamo che il sistema di giustizia penale risponda adeguatamente a queste terribili circostanze».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 12 Febbraio 2024, 11:54
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