MEDIO ORIENTE

Guerra Israele, Netanyahu: «Membri di Hamas sono uomini morti». Turchia: avviati negoziati per liberare ostaggi

Le ultime notizie in diretta sul conflitto in Medio Oriente

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Biden, Hamas è il male puro

«Hamas è il male puro, non sono solo terroristi». Lo ha detto Joe Biden ad un incontro con i leader delle comunità ebraiche alla Casa Bianca. L'attacco contro Israele «non è stato solo odio è stata crudeltà», ha sottolineato il presidente americano ricordando che la strage di oltre 1.000 israeliani è stata la peggiore per il popolo ebraico dall'Olocausto.

Netanyahu: «Ogni membro di Hamas è un uomo morto»

«Ogni membro di Hamas è un uomo morto». Lo ha dichiarato durante un discorso al Paese il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, spiegando che nell'attacco di sabato il gruppo terroristico palestinese ha decapitato e bruciato vive delle persone e violentato delle donne. Netanyahu ha quindi definito «fondamentale» il sostegno degli Stati Uniti per la lotta di Israele.

Media: Erdogan sta negoziando con Hamas su ostaggi

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, sta negoziando con Hamas per ottenere il rilascio degli oltre 100 ostaggi che l'organizzazione terroristica palestinese, dopo l'attacco di sabato, ha portato nella Striscia di Gaza. Lo ha riferito la tv privata Haberturk, precisando che Erdogan ha avviato questo processo come parte dei suoi sforzi per prevenire un'ulteriore escalation delle tensioni nella regione.

Usa: «Stiamo attivamente lavorando per un corridoio»

«Stiamo attivamente lavorando per un corridoio» che consente a civili di Gaza di fuggire. Lo afferma il portavoce del consiglio della Sicurezza nazionale John Kirby, sottolineando che gli Stati Uniti sono al lavoro sull'iniziativa con l'Egitto e Israele. 

Cnn: governo Israele conferma neonati e bambini decapitati

Il governo israeliano, in particolare il ministero della Difesa, ha confermato alla Cnn di aver trovato nel kibbutz di Kfar Aza i cadaveri di bambini e neonati «decapitati». Lo ha riferito la corrispondente della all news americana da Gerusalemme.

 

Nato: ci aspettiamo risposta proporzionata da Israele

«Israele ha il diritto di difendersi e ci aspettiamo che la sua riposta sia proporzionata». Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in conferenza stampa dal quartier generale dell'Alleanza atlantica, sottolineando l'importanza di «prevenire» la perdita di vite umane tra i civili. Sulla possibilità che la guerra in Medio Oriente fiacchi il supporto della Nato a Kiev, Stoltenberg ha rimarcato: «Gli alleati hanno la capacità e la forza per affrontare diverse sfide allo stesso tempo. Non possiamo permetterci il lusso di scegliere solo una sfida».

Nir Forti, il terzo italo-israeliano disperso era al Rave

Nir Forti, l'italo-israeliano che risulta disperso dopo l'attacco di Hamas, si trovava al rave di Reim con un'amica e sarebbe stato ferito. Lo si apprende a Tel Aviv.

Israele: infiltrazioni dal Libano di droni e deltaplani

Ai residenti di ampie zone del nord di Israele è stato intimato di entrare immediatamente nei rifugi. Lo ha fatto sapere il Comando interno di Israele che parla di una possibile infiltrazione di un drone. I media locali parlano invece di infiltrazioni multiple di droni o deltaplani con uomini armati nel territorio israeliano dal Libano.

Il Nyt: per 007 Usa non ci sono legami Hamas-Iran

Non ci sono legami diretti tra l'Iran e gli attacchi di Hamas in Israele: è quanto ha riferito Morgan Muir, un alto dirigente dell'intelligence Usa, in un briefing a membri del Congresso. Lo riporta il New York Times, secondo cui gli Stati Uniti hanno raccolto varie informazioni di intelligence in base a cui leader iraniani - persone che normalmente sarebbero a conoscenza delle operazioni che coinvolgono le Brigate Quds, il braccio paramilitare iraniano che sostiene e lavorano con "proxy forces" - sono rimasti sorpresi dall'operazione di Hamas

L'associazione Robert F. Kennedy Human Rights Italia: «I tragici fatti d'Israele ci riportano ad un passato che credevamo lontano»

«La Robert F. Kennedy Human Rights Italia segue con preoccupazione i tragici fatti di Israele, che nelle ultime ore ci riportano a un passato che credevamo lontano. Le vittime degli attacchi, le centinaia di ostaggi e il conseguente deflagrare del conflitto, gettano ancora una volta, il mondo nello sgomento, attonito di fronte al dolore, alle violazioni dei diritti umani e alla minaccia della pace mondiale che, come singoli e come collettività, siamo chiamati a tutelare e a promuovere con ogni mezzo in ogni ambito della società». 

Accordo Netanyahu-Gantz per governo di emergenza

Israele ha un governo di emergenza nazionale. L'accordo è stato raggiunto tra il premier Benyamin Netanyahu e uno dei leader dell'opposizione, Benny Gantz.

Secondo quanto si è appreso, nel nuovo esecutivo entreranno come ministri non solo lo stesso Gantz ma anche l'ex capo di stato maggiore Gadi Eisenkot e l'ex ministro della giustizia Gideon Saar. Nella ristretta "cabina di comando" che guiderà Israele in guerra ci saranno Netanyahu, Gantz, il ministro della difesa attuale Yoav Gallant, Eisenkot e il ministro degli affari strategici Ron Dermer. Il nuovo esecutivo allargato si riunirà a breve a Tel Aviv. Al momento resta fuori dall'intesa l'altro leader dell'opposizione Yair Lapid.

Tajani: "Disperso un terzo italo-israeliano"

«Purtroppo abbiamo appena appreso, su segnalazione dei genitori, che manca all'appello un terzo cittadino italo-israeliano, Nir Forti. Ho appena parlato con la famiglia cui ho garantito massima assistenza». Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani su X.

Colpito ospedale ad Ashkelon

Gli ospedali israeliani - che hanno dovuto cimentarsi con oltre 2.000 feriti - si trovano al centro del conflitto. Ad Ashkelon, pochi chilometri a nord della striscia di Gaza, un razzo sparato da Gaza ha colpito l'ospedale Barzilai. Non si segnalano vittime. Una parte dell'ospedale funziona da tempo in un settore sotterraneo protetto.

Nel nord di Israele - riferisce Haaretz - alcuni ospedali hanno deciso di trasferire pazienti nel centro del Paese. Si tratta di un ulteriore segno delle preoccupazioni delle autorità che gli Hezbollah libanesi possano unirsi presto al conflitto.

Hamas colpisce edificio ad Ashkelon

Nell'ultima salva di razzi lanciati da Gaza verso il sud di Israele, un palazzo è stato colpito ad Ashkelon. Lo hanno riferito i media secondo cui «ci sono feriti».

Nuova raffica di razzi da Gaza verso il centro di Israele

Nuova raffica di razzi da Gaza verso il centro di Israele, la zona larga di Tel Aviv, che include l'aeroporto Ben Gurion. Le sirene di allarme suonano anche nelle comunità israeliane attorno alla Striscia.

Egitto propone tregua umanitaria di 6 ore

L'Egitto ha proposto «una tregua di 6 ore per portare aiuti umanitari a Gaza». Lo riferisce al-Arabiya, citando proprie fonti. A seguito dell'attacco di Hamas lanciato sabato scorso contro lo Stato ebraico, il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha annunciato «un assedio totale» all'enclave palestinese, interrompendo la fornitura di gas, acqua e carburante.

Spenta la centrale elettrica di Gaza

L’unica centrale elettrica della Striscia di Gaza si è spenta oggi dopo aver esaurito il carburante. Lo ha annunciato il capo dell’Autorita per l’energia dell’enclave palestinese, due giorni dopo che Israele ha annunciato la sospensione delle forniture di elettricita. «L’unica centrale elettrica della Striscia di Gaza si e fermata alle 14.00 per mancanza di carburante», ha dichiarato Jalal Ismail in un comunicato. In precedenza aveva gia detto che la centrale era a corto di carburante.

Israele colpisce anche il Libano

Hamas smentisce la notizia di bambini uccisi, anche decapitati, durante l'assalto a Israele. «Affermiamo categoricamente la falsità delle accuse promosse da alcuni media occidentali, che in modo non professionale adottano la narrativa sionista piena di bugie e calunnie verso il popolo palestinese e la sua resistenza, fra cui l'affermazione che siano stati uccisi bambini, alcuni decapitati, che vengano presi di mira i civili», afferma un comunicato delle Brigate al Qassam, il braccio armato di Hamas.

Il riferimento è alla notizia diffusa ieri dall'emittente israeliana I24 news secondo la quale fra i civili massacrati nel kibbutz di Kfar Aza vi sarebbero una quarantina di neonati e bambini piccoli, alcuni dei quali sarebbero stati decapitati. La notizia non è stata ancora confermata dall'esercito israeliano. «Abbiamo visto le notizie, ma non abbiamo dettagli o conferme in proposito», ha detto un portavoce dell'esercito israeliano contattato dall'agenzia stampa turca Anadolu.

Onu: "9 membri del nostro staff uccisi a Gaza"

«Nove membri del nostro personale sono stati uccisi negli attacchi aerei sulla Striscia di Gaza da sabato». Lo ha reso noto Unrwa, l'agenzia Onu che si occupa dei rifugiati palestinesi, sul suo profilo X. «La protezione dei civili è fondamentale, anche in tempi di conflitto. I civili dovrebbero essere protetti in conformità con le leggi di guerra», sottolinea Unrwa.

Esercito Israele: "Siamo responsabili, non abbiamo prevenuto Hamas"

«Come esercito, siamo tutti responsabili per non aver prevenuto quello che è successo. Siamo tutti responsabili e io sono responsabile»: lo ha detto il generale Omer Tishler capo di staff dell'aviazione militare israeliana, affermando che l'invasione di Hamas che ha sorpreso Israele sarà indagata. Tishler ha aggiunto che il metodo di Hamas di nascondere i suoi membri tra i civili «non è più accettabile», «non prendiamo di mira i civili», ha sottolineato Tishler, «c'è un obiettivo specifico per ogni attacco».

Hezbollah: abbiamo inflitto perdite umane in Israele

Gli Hezbollah libanesi filo-iraniani affermano di aver inflitto «un gran numero» di perdite umane (feriti e morti) all'esercito israeliano in seguito agli attacchi stamani. Tramite un comunicato diffuso dai suoi media, Hezbollah aggiunge che questi colpi, lanciati da Dhaira, sono «in risposta all'assassinio» di tre membri del partito sciita lunedì sera. «La Resistenza Islamica (Hezbollah) sarà ferma nella sua risposta agli attacchi israeliani che colpiscono il nostro Paese e la sicurezza del nostro popolo, soprattutto quando questi attacchi provocano la perdita di martiri», si legge nel comunicato.

 

È arrivato a 1.055 il numero dei morti a Gaza con 5.184 feriti

È arrivato a 1.055 il numero dei morti a Gaza con 5.184 feriti. Lo riporta il ministero della sanità di Gaza.

Von der Leyen: da Hamas atto di guerra, rivedremo i fondi Ue

«Il nostro sostegno umanitario al popolo palestinese non è in discussione. Ma è importante rivedere attentamente la nostra assistenza finanziaria alla Palestina. I finanziamenti dell'Ue non sono mai andati e non andranno mai a Hamas o a qualsiasi entità terroristica».

Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in occasione del minuto di silenzio celebrato dal collegio dei commissari Ue in onore delle vittime degli attentati terroristici in Israele. Quello perpetrato da Hamas «all'alba dello Shabbat» è «terrorismo» e «un atto di guerra», ha evidenziato von der Leyen.

Sirene di allarme risuonano al confine nord di Israele

Sirene di allarme risuonano al confine nord di Israele. Lo ha riferito la televisione pubblica Kan. L'allarme riguarda per ora il settore occidentale della alta Galilea, nella zona del villaggio Arab al-Aramshe.

 

Esercito di Israele: colpiamo Gaza su "scala senza precedenti"

Mentre continuano a risuonare le sirene di allarme nel sud di Israele per il lancio di razzi, Israele sta colpendo nella Striscia su «scala senza precedenti». lo ha detto il generale Omer Tishler capo di staff dell'aviazione militare israeliana. «Stiamo attaccando la Striscia» con questa modalità «perché quello che accade qui è qualcosa che non è mai accaduto prima. C'è un nemico che tira razzi e attacca la popolazione civile».

Gaza resterà senza corrente elettrica intorno alle 14:00 ora locale

Gaza resterà senza corrente elettrica intorno alle 14:00 ora locale (le 13:00 in Italia): lo ha detto Jalal Ismail, dell'Autorità per l'energia di Gaza, come riporta Sky News. «La centrale elettrica smetterà di funzionare completamente oggi alle 14:00 a causa dell'esaurimento della quantità di carburante necessaria per farla funzionare», ha dichiarato Ismail. In precedenza, il presidente dell'Autorità palestinese per l'energia, Thafer Melhem, aveva ipotizzato che la Striscia avesse ancora tra le 10 e le 12 ore di elettricità.

Israele sta rispondendo al nuovo attacco dal Libano nel suo territorio

Israele sta rispondendo al nuovo attacco dal Libano nel suo territorio. Poco prima da oltre frontiera è stato lanciato un missile anti tank verso una postazione israeliana.

Missile antitank dal Libano verso postazione di Israele

Un missile antitank è stato tirato dal Libano ad una postazione israeliana nei pressi del confine. Lo riportano i media spiegando che il lancio è avvenuto vicino l'area araba di al-Aramshe nella Galilea occidentale.

 

Israele: almeno 60 rapiti a Gaza

Israele ritiene che nelle mani di Hamas a Gaza ci siano almeno 60 israeliani, militari e civili. «Abbiamo aggiornato per ora 60 famiglie di rapiti» ha detto il portavoce militare Daniel Hagari. Ha aggiunto che l'esercito ha preparato un centralino da cui i parenti dei rapiti possono ricevere aggiornamenti e a cui possono essere dirette nuove testimonianze.

Uccisa la famiglia di Deif, mente dell'attacco di Hamas

Fonti palestinesi hanno affermato che gli attacchi israeliani hanno distrutto a Gaza la casa della cosiddetta mente degli attacchi di Hamas a Israele, Mohammed Deif, uccidendo il fratello e membri della sua famiglia, compresi il figlio e la nipote. Lo riferisce Ynet. Dello stratega dell'assalto non si hanno però notizie. Altri parenti di Deif sarebbero intrappolati tra le rovine dell'edificio, nel sud della Striscia di Gaza.

Israele verso "offensiva totale"

«Ho allentato tutte le restrizioni, abbiamo il controllo dell'area e - ha annunciato il ministro della Difesa Gallant alle truppe al confine di Gaza - ci stiamo muovendo verso un' offensiva totale».

Il ministro israeliano: "Armi ai civili, temo la rivolta araba"

«La guerra dimostra che occorre distribuire armi ai cittadini»: lo ha detto il ministro della Sicurezza nazionale israeliano, Itamar Ben Gvir. Riferendosi ai disordini del maggio 2021 in cui estese violenze si svilupparono in città israeliane a popolazione mista ebraica ed araba, Ben Gvir ha detto di aver dato istruzione al capo della polizia di prepararsi ad affrontare una nuova insurrezione. «Penso che essa sia imminente», ha affermato. Ben Gvir parlava con la stampa a Sderot, una cittadina vicina alla striscia di Gaza. «Ho dato ordine che da oggi tutti qua possano girare armati», ha aggiunto.

 

Gaza, colpita la casa dei parenti del capo militare di Hamas

Nei raid aerei israeliani che nella notte hanno colpito Gaza sarebbe stata centrata anche la casa a Khan Younis di parenti di Mohammad Deif, comandante militare di Hamas. Lo riporta il Times of Israel sulla base di notizie circolate nei media locali che citano fonti palestinesi secondo cui jet israeliani avrebbero colpito la casa del padre di Deif, uccidendo il fratello di quest'ultimo, suo figlio e la nipote del fratello. Secondo al-Mayadeen, canale legato agli Hezbollah libanesi, nella casa di Khan Younis c'erano diversi parenti, che sarebbero rimasti intrappolati sotto le macerie. Nato a Khan Younis più o meno 60 anni fa, Deif è il 'fantasmà di Gaza. Pochissimi hanno contatti diretti con lui e ci sono dubbi persino sulla sua reale identità. L'ultima sua foto risale al 2001, quando fu rilasciato da un carcere dell'Anp. Negli ultimi 20 anni è sopravvissuto a diversi tentativi israeliani di assassinarlo.

Esercito israeliano: priorità è eliminare comandanti di Hamas

«Stiamo andando verso un incremento degli attacchi verso la Striscia. La massima priorità è quella di eliminare i comandanti di Hamas». Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari.

A Gaza 950 morti, 5mila feriti

Sono saliti a 950 i morti a Gaza per gli attacchi di Israele con circa 5mila feriti. Lo fa sapere il ministero della Sanità di Hamas nella Striscia.

 

L'esercito israeliano colpisce 450 obiettivi di Hamas

L'esercito israeliano continua a colpire nella Striscia: nell'ultima notte sono stati centrati 450 obiettivi di Hamas e delle altre fazioni palestinesi. Solo a Beit Hanoun - ha detto il portavoce militare - nel nord della Striscia sono stati 80 gli obiettivi colpiti, comprese due banche usate da Hamas, un tunnel e due centri operativi.

Hamas, attacchi israeliani nella notte: almeno 30 morti

Almeno 30 persone sono morte nella notte in seguito agli attacchi israeliani su Gaza: lo fa sapere Hamas citata dai media.

Il bilancio di Israele: 1.200 morti, oltre 2.700 feriti

In un ultimo aggiornamento, l'esercito israeliano ha confermato oggi il bilancio di 1.200 morti e oltre 2.700 feriti per l'attacco condotto sabato scorso da Hamas nello Stato ebraico. Le vittime sono «in maggioranza civili», spiega il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), il tenente colonnello Jonathan Conricus, in un video pubblicato su X. L'aumento nel numero delle vittime «non è dovuto al fatto che ci siano combattimenti in corso» ma piuttosto perché «ora che il tempo è passato stiamo scoprendo corpi di israeliani morti nelle varie comunità in cui Hamas si è infiltrato e dove hanno condotto i loro massacri», specifica Conricus.

 

Circa 260mila sfollati

Sono circa 264.000 le persone che sono state costrette a fuggire dalle loro case nella Striscia di Gaza, con i pesanti bombardamenti israeliani che continuano a colpire l'enclave palestinese. Lo rende noto l'Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu). I combattimenti hanno provocato migliaia di morti da entrambe le parti da quando Hamas ha lanciato l'assalto a sorpresa di sabato scorso, scatenando la campagna di bombardamenti di rappresaglia di Israele. «Si ritiene che almeno 263.934 persone a Gaza siano fuggite dalle loro case», ha riferito ieri sera l'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha) in un aggiornamento della situazione, avvertendo che «questo numero è destinato a crescere ulteriormente». Circa 3.000 persone erano state sfollate «a causa di precedenti escalation», prima di sabato.

Usa lavorano a un corridoio per far fuggire i civili

L'amministrazione Biden si sta coordinando con altri paesi per un creare un corridoio che consenta ai civili di Gaza e agli americani che vogliono scappare dalla guerra di farlo. Lo riporta Nbc citando alcune fonti, secondo le quali il corridoio sarebbe a sud di Gaza e condurrebbe in Egitto.

 

di Claudia Guasco

A sud le prime sirene hanno cominciato a suonare poco dopo le nove di mattina, a Ein Hashlosha e Kissufim, poi l’onda si è rapidamente propagata al resto del Paese. Da Bèer Sheva a Tel Aviv, dove l’allarme anti razzi lanciati da Gaza è rimbombato tre volte in un’ora. Una pioggia di fuoco si è abbattuta su Israele nel quarto giorno di guerra, con un obiettivo su tutti. Ashkelon, 40 chilometri a nord della Striscia di Gaza. «In risposta ai crimini del nemico che provoca sfollati tra il nostro popolo e costringe le persone a fuggire dalle proprie case, diamo un ultimatum agli abitanti della città occupata di Ashkelon affinché la lascino prima delle 17», annunciava via Telegram il portavoce delle Brigate al-Qassam. Un ultimatum minaccioso: «Lasciate la città entro due ore. Vi abbiamo avvertiti». 

L'arsenale di Hamas, officine segrete nei tunnel e missili d’importazione: sfruttata la tecnologia offerta dall’Iran

LE VITTIME
L’attacco massiccio lanciato dall’ala militare di Hamas su Ashkelon ha provocato almeno due morti e diversi feriti gravi, tra i bersagli raggiunti dai missili c’è anche l’Hotel Regina. Da sabato «almeno 1.008 israeliani sono stati uccisi, i feriti sono più di 3.400», è il bilancio di morte diffuso dall’ambasciata israeliana negli Stati Uniti. Ma per il sito Ynet le vittime sarebbero più di 1.200 e 200 gli ostaggi. Numeri di fronte ai quali Gerusalemme ha stretto la sua tenaglia sulla Striscia. «Ci stiamo muovendo verso una completa offensiva», il proclama del ministro della Difesa Yoav Gallant alle truppe al confine. «Abbiamo il controllo dell’area e andiamo verso un’offensiva totale. Hamas ha voluto un cambio a Gaza, cambierà di 180 gradi rispetto a quanto pensava». Israele ha richiamato 300.000 riservisti, cifra senza precedenti, e ha comunicato ai residenti della Striscia di evacuare, segnale di un possibile attacco di terra. Nel frattempo ha lanciato un raid contro il porto di Gaza, dove una densa colonna di fumo si è alzata da pescherecci e imbarcazioni in fiamme, mentre negli attacchi di lunedì notte ha perso la vita il ministro dell’Economia di Hamas Joad Abu Shmalah che, ricorda l’esercito, «ha gestito il finanziamento del terrorismo dentro e fuori la Striscia». Alcuni media segnalano anche l’uccisione di Zakaria Mamr, membro dell’ufficio politico dell’organizzazione paramilitare. «Non fermeremo lo sforzo per eliminare gli alti ufficiali di Hamas. È la nostra priorità», ribadisce l’ammiraglio Daniel Hagari.

POLVERIERA
Ad accrescere l’inquietudine internazionale è l’apertura di altri due fronti, quello libanese e quello siriano. I timori di una polveriera nell’area mediorentale si sono concretizzati, quando, a metà pomeriggio, l’Unifil ha rilevato il lancio di razzi «da un’area a sud di Tiro».

Un missile di Hezbollah ha distrutto un veicolo militare israeliano e il movimento armato filo iraniano ha rivendicato l’azione con un messaggio televisivo: «La resistenza islamica ha lanciato due razzi teleguidati contro un carro armato sionista nei pressi dell’insediamento di Avivim e il bersaglio è stato distrutto completamente». In risposta le Forze di difesa hanno colpito le postazioni di osservazione di Hezbollah utilizzando elicotteri e carri armati. Sono stati una quindicina i razzi lanciati dal Libano verso il territorio israeliano, quattro sono stati intercettati e gli altri caduti in aree aperte. Cinque, invece, i razzi partiti dalla Siria verso Israele: non hanno provocato danni e Gerusalemme ha risposto attaccando le postazioni di lancio.

L’area è incandescente, per i mille uomini del contingente italiano impegnato nella missione Onu di Unifil sono scattate le procedure di riparo nei bunker delle proprie basi. L’allarme è salito di livello, ieri centinaia di persone hanno partecipato nel sud del Libano ai funerali di tre combattenti di Hezbollah uccisi in scontri con militari israeliani lungo la Linea Blu di demarcazione del confine. «Israele è nemica di tutti i musulmani», gridava la folla incitata dallo speaker ingaggiato dal partito armato in occasione della cerimonia. Gli animi sono in subbuglio, a corroborare il sentimento popolare ci pensa il fronte regionale filo-iraniano che è tornato a esprimersi a favore di Hamas e contro Israele, con dichiarazioni minacciose nei confronti degli Stati Uniti da parte di Hadi al Amiri, potente politico iracheno tra gli esponenti più agguerriti del jihadismo sciita: «Se gli americani interverranno nel conflitto noi li prenderemo di mira», ha promesso riferendosi alle truppe Usa dispiegate in Iraq.

L’APPELLO
Il presidente statunitense Joe Biden non retrocede: «Israele ha vissuto uno di quei momenti in cui si manifesta il male assoluto, ora ha il diritto e il dovere di difendersi». Il sostegno militare da oltreoceano non mancherà, anche se la Casa Bianca esclude l’invio di truppe. Una seconda portaerei dovrebbe essere dislocata vicino all’ammiraglia Gerald R. Ford. «Chiunque voglia trarre vantaggio da questa situazione non lo faccia», avverte Biden, un chiaro riferimento all’Iran. Il consigliere alla sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan lascia intendere che tutto può succedere: «Siamo impegnati nell’esaminare piani di emergenza per ogni possibile scenario». Hamas conta sul proselitismo e i grandi numeri, lanciando un appello alla «mobilitazione generale» del mondo arabo e musulmano. Indice «il venerdì dell’Al Aqsa Flood» a supporto del popolo palestinese «a fronte della guerra aperta dell’occupazione israeliana», chiede ai giovani della Cisgiordania di scontrarsi con i nemici e agli arabi residenti in Israele di riunirsi nella moschea di Al-Aqsa. Migliaia di palestinesi nel frattempo si sono spinti a sud della Striscia di Gaza per cercare di entrare in Egitto, varco che ora non esiste più. Chiuso e bombardato da un attacco aereo israeliano.
 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 12 Ottobre 2023, 06:54
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