Scopre di aspettare una femminuccia (ma voleva un maschio), mamma finisce in terapia: «Mi sentivo delusa»

Emily a distanza di tempo spiega di essersi sentita insensibile, delusa, pur sapendo che avrebbe comunque amato sua figlia non riusciva ad accettare che non fosse un maschietto

Scopre di aspettare una femminuccia (ma voleva un maschio), mamma finisce in terapia: «Mi sentivo delusa»

di Redazione Web

Scopre di aspettare una femmina ma la notizia la fa andare in terapiaEmily Duncan, 26 anni di Santaquin, Utah, negli Stati Uniti, ha sempre desiderato avere un maschietto e una femminuccia, così dopo la nascita della prima figlia sperava di avere un maschietto. La nuova gravidanza le aveva dato molte speranze, infrante il giorno del gender reveal quando insieme al resto della famiglia ha scoperto di aspettare un'altra bambina.

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Il gender reveal

La 26enne non ha preso bene la notizia al punto da dover andare in terapia. Emily a distanza di tempo spiega di essersi sentita insensibile, delusa, pur sapendo che avrebbe comunque amato sua figlia non riusciva ad accettare che non fosse un maschietto.

«Ho sempre immaginato di avere una bambina e un bambino», ha spiegato alla stampa locale, «avevo questa aspettativa. Quando abbiamo aperto quella scatola e abbiamo visto i palloncini rosa è stato piuttosto scioccante e non solo per me ma per tutti i presenti nella stanza».

La donna ha spiegato di essere andata a letto, di aver iniziato a piangere: «Non ho mai avuto la sensazione di non amare mia figlia. Mi sono sempre sentita solo delusa. Quando è nata, mi sentivo insensibile».

Il percorso

Oggi per fortuna, grazie alla terapia è riuscita a superare la cosa e non solo ama le sue due figlie, ma non si sente affatto delusa. Dopo aver avuto Sophia, la primogenita, Emily e suo marito Koby hanno provato ad avere il loro secondo figlio che però è arrivato solo dopo un'inseminazione intrauterina (IUI).

«C'era molta pressione su di me perché tutti volevano un nipote.

Eravamo sicuri che fosse un maschio». Emily ha fatto un percorso, ma ha voluto raccontare la sua storia per rassicurare chi vive le sue stesse emozioni: «Non va mai bene far vergognare qualcuno che prova delle emozioni. Non è vergognoso soffrire per aver perso il lavoro dei tuoi sogni o non essere in grado di acquistare la casa dei tuoi sogni. Non dovrebbe essere un tabù nemmeno arrabbiarsi perché si vuole che la propria famiglia abbia un certo aspetto».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 23 Ottobre 2023, 14:48
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