Finta dottoressa dava consigli medici su TikTok: «Aveva milioni di visualizzazioni». Condannata

Conosciuta col nickname «dr.dayla.s», la donna ha agito per circa 15 mesi durante la pandemia di Covid-19

Finta dottoressa dava consigli medici su TikTok: «Aveva milioni di visualizzazioni». Condannata

di Redazione web

Una finta dottoressa che su TikTok dava consigli sulla salute riproduttiva e sessuale, i cui video sono stati visualizzati 15 milioni di volte, è stata condannata in un tribunale di Sydney Dopo essersi riconosciuta colpevole di due reati, dietro denuncia dell'ente regolatore della Sanità Aphra (Australian Health Practitioner Regulation Agency).

Dayla Karezi ha caricato oltre 50 video sul suo account TikTok usando il nome utente «dr.dayla.s», per circa 15 mesi durante la pandemia di Covid-19. Indossando un camice da medico e spesso uno stetoscopio al collo, Karezi discuteva questioni mediche e di salute con i suoi 243 mila followers, oltre che su Instagram. Dichiarava nelle email di essere laureata in medicina, pur non essendo mai stata registrata con il Medical Board of Australia.

Tumore, latte d'asina per curare i malati: in carcere la finta dottoressa

False vaccinazioni Covid per il Green pass in cambio di soldi: condannato un medico

La condanna

Dayla Karezi è stata condannata dal magistrato a una pena di due anni da scontare nella comunità e di rimborsare all'ente regolatore i costi legali pari a circa 8000 euro. Il magistrato ha osservato che Karezi produceva e diffondeva i post durante i lockdown, quando le persone erano confinate in casa e ricevevano informazioni relative alla sanità tramite i social media. La presidente del Medical Board of Australia Anne Tonkin ha sottolineato l'importanza che il pubblico si possa fidare dei professionisti sanitari, e si è augurata che la condanna sia «un forte deterrente». 

In una lettera di scuse che è stata letta durante il processo, la finta dottoressa aveva utlizzato queste parole per discolparsi: «Non avrei mai pensato di trovarmi in questa situazione.

Mi vergogno e mi odio ogni giorno. Ho umiliato me stessa, la mia famiglia e i miei amici. Ho utilizzato solo materiale attendibile per le mie consulenze, cercavo di renderlo accessibile ai più bisognosi. Ora ho capito di aver sbagliato e rimpiango le mie azioni. Non volevo fare del male a nessuno».


Ultimo aggiornamento: Sabato 14 Ottobre 2023, 16:13
© RIPRODUZIONE RISERVATA