Strage in Germania, 11 morti in due bar di narghilè: morto il killer xenofobo, parlava di «annientare popoli»

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di Domenico Zurlo
Orrore in Germania ad Hanau, dove ieri sera un assalto armato in due locali di narghilè ha provocato la morte di 11 persone: il presunto responsabile del fatto, un tedesco di nome Tobias Rathjen, 23 anni, è stato trovato morto nel suo appartamento, insieme a sua madre, una donna di 72 anni. Secondo la Bild online, sarebbe lui l'unico responsabile del massacro, commesso con un movente politico da un sostenitore della destra estrema, scrivono la stessa Bild Sz.

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Gli inquirenti hanno trovato uno scritto e un video del tedesco Tobias Rathjen, in cui avrebbe scritto che alcuni popoli che non si possono più espellere dalla Germania devono essere annientati: sarebbe questo il movente che lo ha spinto a sparare all'impazzata davanti a due locali di narghilè della città dell'Assia tedesca.  «Il probabile autore è stato trovato senza vita nella sua casa di Hanau», ha scritto su Twitter la polizia dell'Assia sud-orientale. «Attualmente non ci sono indicazioni che ci siano altri autori».

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Nel comunicato della polizia si legge che gli inquirenti, dopo aver ricevuto informazioni su un'auto in fuga dal luogo della strage, dopo una ricerca nel distretto di Kesselstadt ha fatto irruzione in un appartamento: la perquisizione ha portato al ritrovamento di due corpi, tra cui quello del presunto colpevole. «Al momento non ci sono indicazioni di altri autori - scrivono le autorità - Il numero delle vittime che sono state ferite a morte sulle scene del crimine a Heumarkt e Kurt-Schumacher-Platz è salito a nove, quindi attualmente ci sono undici morti da piangere. Sono in corso indagini sull'identità delle vittime».

La strage di Hanau è stata classificata come un atto di «terrorismo» dagli inquirenti, ha detto il ministro dell'Interno dell'Assia, Peter Beuth, confermando nel parlamento regionale che il movente della strage sia stato la xenofobia. Tesi xenofobe sono infatti contenute in una pagina su internet prodotta dal giovane, un ragazzo di 23 anni di Hanau. «Condanno questo massacro che attenta alla pace e alla libertà della nostra società», ha affermato il ministro. 

IL TESTO DEL SUO MESSAGGIO DELIRANTE «Questo è il mio personale messaggio a tutti gli americani. Il vostro paese è sotto il controllo di società segrete invisibili. Utilizzano metodi sconosciuti e malevoli come il controllo delle menti e un moderno sistema di schiavitù. Se non credete a ciò che vi dico, fareste bene a svegliarvi in fretta», afferma Tobias nel suo videomessaggio. «Nel vostro Paese esistono delle cosiddette basi segrete militari. In alcune celebrano il diavolo in persona. Abusano, torturano e uccidono i bambini. Una quantità incredibile di queste cose accadono ormai da molti anni. Svegliatevi. Questa è la realtà di quanto accade nel vostro Paese».

«Spegnete i media mainstream, loro non sanno nulla - afferma ancora il presunto killer - Il primo passo è informarsi.
Per credermi forse dovrete leggere o ascoltare queste cose di nuovo anche da altre fonti. Ma ora lo sapete. Il secondo passo è agire. Localizzate queste basi, raccogliete una massa di persone e assaltatele. È il vostro dovere come cittadini americani mettere fine a questo incubo. Combattete ora», conclude il messaggio. 


COSA È SUCCESSO Una strage fra i locali degli amanti del narghilè: è quel che è accaduto mercoledì intorno alle 22, presi di mira i bar notoriamente amati dalla comunità turca. La polizia è intervenuta sul posto con forze massicce, e per ore ha sorvolato la città con un elicottero: la città dista 20 km da Francoforte sul Meno. Un centro da 100 mila abitanti, che stanotte ha vissuto ore di autentico terrore.
Stando ai media locali, intorno alle 22, i primi colpi sono stati esplosi in un locale del centro storico della città, il 'Midnight' a Heumarkt, secondo la Bild online. Qui un testimone ha detto di aver sentito fra gli otto e i nove colpi da arma da fuoco. Subito dopo, è stato preso di mira un secondo locale di narghilè nel quartiere di Kesselstadt, l'Arena bar & Cafè, nella Karlsbader Strasse: il killer avrebbe bussato alla porta, per poi aprire il fuoco attorno a sé nell'area fumatori. La notizia di un terzo agguato, a Lamboy, è stata invece smentita.

I PRECEDENTI L'ultima strage avvenuta in Germania risale al dicembre 2016, quando il tunisino Anis Amri attaccò il mercatino di Natale della Chiesa della Memoria di Berlino con un camion, uccidendo 12 persone. Ma nel paese, che proprio in questi giorni vive una crisi politica a causa di Alternative fuer Deutschland, fa paura anche il terrorismo dell'estrema destra: ed è di pochi giorni fa il megablitz della polizia in cui 12 persone sono state arrestate con l'accusa di voler commettere attentati contro profughi e musulmani per scatenare una guerra civile in Germania e sovvertire l'ordine costituito.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Febbraio 2020, 10:21
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