Alzheimer, uno studio rivela un campanello d'allarme bizzarro: ecco di cosa si tratta

La ricerca di alcuni scienziati ha evidenziato come uno dei sesti sensi abbia un ruolo importante nello sviluppo della malattia degenerativa

Alzheimer, uno studio rivela un campanello d'allarme bizzarro: ecco di cosa si tratta

di Redazione web

L'Alzheimer, purtroppo, è una delle malattie degenerative che, negli ultimi anni, colpisce sempre più persone: attualmente, si stima, infatti, che nel mondo ci siano più di 55 milioni di individui che convivono con la forma di demenza. Negli anni, attraverso vari studi, si è cercato di capire se fosse possibile prevenire questa malattia e in un recente studio pubblicato nella rivista Neurology, un team di ricercatori, guidato dal Dottor Matthew S. GoodSmith dell'Università di Chicago, ha svelato quello che potrebbe essere un campanello d'allarme. 

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Lo studio sull'Alzheimer

Stando a quanto è emerso dallo studio di alcuni scienziati, il primo segnale negativo per capire se il cervello potrebbe essere colpito da Alzheimer è la perdita progressiva dell'olfatto. Questo peggioramento del senso che identifica gli odori, potrebbe verificarsi con più certezza nelle persone che possiedono il gene APOE e4
Il dottor GoodSmith ha rivelato: «Testare la capacità di una persona di rilevare gli odori può essere un modo utile per prevedere problemi futuri con la cognizione». Infatti, studi precedenti a quest'ultimo, hanno dimostrato che una perdita progressiva dell'olfatto può causare delle infiammazioni all'interno del cervello che sarebbero collegate al declino cognitivo. Il gene che aumenta in modo più significativo il rischio di demenza è l'apolipoproteina E (APOE), che trasporta il colesterolo e altri grassi nel flusso sanguigno. Ogni persona eredita due geni APOE, uno da ciascun genitore biologico. Sebbene alcune varianti non siano associate alla demenza, l'APOE e4 è più associato a un aumento del rischio di malattia di Alzheimer del sottoinsieme della demenza

La ricerca

La ricerca è stata svolta su un campione di 865 partecipanti che hanno svolto il test a casa cercando di valutare il loro senso dell'olfatto. I ricercatori hanno, poi, prelevato i risultati dei sondaggi e hanno notato che: i partecipanti con almeno una copia di APOE e4 avevano il 37% di probabilità in più di avere un rilevamento degli odori peggiore rispetto a quelli che non avevano il gene. I portatori di geni che hanno iniziato a sperimentare questo senso dell'olfatto diminuito avevano un'età compresa tra 65 e 69 anni. 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 27 Luglio 2023, 17:11
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