Camminata veloce per invecchiare bene, lo dice la scienza: rallenta la degenerazione cellulare e aiuta la cartilagine

Secondo uno studio scientifico sull'invecchiamento in salute, la camminata veloce rallenta i processi degenerativi dovuti all'età e aumenta la produzione di cartilagine

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di Redazione Web

Grazie ad una pubblicazione fatta dall'Uoc di Recupero e Rieducazione Funzionale in collaborazione con la Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport e dell'Esercizio Fisico dell'Università di Verona, ora sappiamo un metodo scientificamente approvato per invecchiare in salute: una passeggiata veloce tre volte a settimana.

Lo studio

Lo studio, pubblicato su «International Journal of Molecular Sciences», identifica l'andamento della molecola mIR-146b e come inibirla per ottenere un «invecchiamento sano». Sebbene miR-146b sia stata esplorata in molte condizioni fisiopatologiche, lo studio pilota veronese ne ha evidenziato per la prima volta gli effetti sull'invecchiamento e i suoi processi degenerativi.

La ricerca, riconosciuta dalla rivista internazionale, dimostra che l'attività fisica personalizzata rallenta l'attività molecolare di invecchiamento, i processi degenerativi dell'età e aumenta l'autoproduzione di cartilagine.

Al fine di identificare questo marcatore di invecchiamento negli esseri umani, è stata esplorata l'attività del miR-146b-5p circolante nel sangue. I risultati hanno mostrato che la circolazione di miR-146b è più elevata nel genere femminile rispetto a quello maschile. Nei maschi questo aumento è diventato evidente intorno ai 42 anni e successivamente ha mostrato un andamento relativamente costante. Ciò suggerisce che l'invecchiamento e il sesso possano influenzare la presenza di miR-146b nel flusso sanguigno, possibilmente originato da tessuti diversi.

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Camminata veloce: quanto spesso e per quanto tempo

Lo stile di vita sedentario nella società moderna produce diverse alterazioni alla base delle malattie cronico-degenerative e l'attività fisica rappresenta un utile strumento per la resilienza umana, contrastando il rischio di malattie croniche. Attraverso metodiche molecolari è stata osservata una riduzione dei livelli di miR-146b 5p circolanti in seguito al completamento del programma di attività fisica. Questa riduzione si associa alla diminuzione di cellule adipogeniche ed aumento della componente cartilaginea.

Diminuiscono inoltre i livelli di marcatori associati alla degenerazione cartilaginea, sottolineando il ruolo dell'attività fisica nella prevenzione delle patologie osteoarticolari. Per raggiungere l'obiettivo di un invecchiamento in salute è quindi necessario conformarsi ad uno stile di vita sano, come quello testato dal programma Aoui.

L'attività consiste in tre sessioni di camminata veloce a settimana per un totale di 4 settimane.

Ogni sessione è supervisionata da un fisioterapista e comprende 10 minuti di riscaldamento a bassa intensità, 30 minuti di camminata a 6-8,5 km/h e 5 minuti di defaticamento. Il prelievo ematico è stato effettuato prima e dopo il programma di 4 settimane.

Per essere efficace, la camminata deve essere rullata (appoggiare prima il tallone e poi la punta), passo allungato e busto proteso in avanti, senza bastoncini ma con avambraccio piegato.


Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Settembre 2023, 15:22
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