Centinaia di gatti abbandonati nel deserto e destinati alla morte: corsa dei volontari per salvarne quanti più possibile

La squadra di salvataggio ha contato 50 gatti deceduti e ne ha salvati 95. Oltre ai gatti, è stato salvato un Golden Retriever e, purtroppo, ha perso la vita un Husky. Alcuni degli animali erano in possesso del microchip, il che fa pensare non si tratti di randagi

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di Redazione Web

Un gruppo di residenti ha trovato, quasi per caso, più di 140 gatti abbandonati in un'area deserta nei pressi della capitale degli Emirati Arabi, Abu Dhabi. Organizzazioni animaliste da tutto il mondo si sono mosse per capire cosa fosse successo e spingere il governo ad aprire un'indagine.

Si è trattato di gatti di diverse razze, sia native che non native, alcuni ancora chiusi nelle loro gabbie e impossibilitati a muoversi, altri ancora lasciati a vagare senza cibo, rifugio e acqua, come dichiarato da un cittadino che ha partecipato al salvataggio, Chiku Shergill, secondo quanto riporta la CNN.

La squadra di salvataggio ha contato 50 gatti deceduti e ne ha salvati 95. Oltre ai gatti, è stato salvato un Golden Retriever e, purtroppo, ha perso la vita un Husky. Alcuni degli animali erano in possesso del microchip, il che fa pensare non si tratti di randagi

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I gatti abbandonati: cos'è successo

Gli animali sono stati abbandonati in un'area desertica, fuori dall'autostrada, e provenivano dal rifugio per animali gestito dal governo di Abu Dhabi nell'area residenziale di al Falah. Il rifugio ha dichiarato alla CNN di non sapere cosa fosse successo e ha rifiutato di parlarne oltre.

Nel mese di settembre in città le temperature raggiungo e superano i 40 gradi, ma nelle zone deserte, durante il giorno, la situazione è ancora peggiore. Gli attivisti per gli animali appartenenti al PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) offrono un premio di 5mila dollari per chiunque abbia informazioni riguardo la vicenda. 

Il dipartimento delle municipalità e dei trasporti di Abu Dhabi ha dichiarato mercoledì scorso che avrebbe svolto delle indagini sull'accaduto e ha incoraggiato i cittadini a riferire qualsiasi dettaglio di cui siano a conoscenza per trovare al più presto i responsabili. 

Nel frattempo, i volontari continuano a lavorare senza sosta, alcuni nelle pause dal lavoro, per salvare quanti più gatti possibili, fornire a chi non ce l'ha il microchip e trovare loro una casa che li accolga. Dieci gatti, invece, provenivano da Dubai e sono stati identificati grazie al microchip e riconsegnati ai proprietari

Sin dal 2008 Abu Dhabi ha iniziato un programma di controllo di gatti randagi, il TNR (Trap-Neuter-Return), gestito principalmente attraverso i rifugi di Abu Dhabi, che teoricamente prevede la cattura, l'inserimento del microchip, la vaccinazione e la sverminazione degli animali, oltre alla loro registrazione all'interno di un apposito registro.

Un portavoce del TNR ha riferito di aver rispettato le linee guida e che gli esemplari catturati sono sempre stati rilasciati nel punto di cattura. 

Eppure, simili "siti di abbaondono" sono molto diffusi tra Abu Dhabi e Dubai e non si tratta di un caso isolato, ha dichiarato l'Organizzazione Nazionale per la Protezione Animali. 


Ultimo aggiornamento: Domenica 8 Ottobre 2023, 14:39
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