Cosa scegliere tra cibo e sesso? Un ormone regola i nostri gusti e può essere utile per regolare la dieta: ecco come

Il nostro cervello deve calcolare quale sarà il comportamento più gratificante o qual è il nostro bisogno più urgente

Cosa scegliere tra cibo e sesso? Un ormone regola i nostri gusti e può essere utile per regolare la dieta: ecco come

di Redazione web

Meglio il sesso o un'abbuffata di cibo? La domanda non è provocatoria, ma è lo spunto che ha portato un team di ricercatori dell’Università di Colonia in Germania, a studiare gli effetti di un ormone, la leptina, che opportunamente modulato può stimolare l'appetito o l'appagamento sessuale. Dall'esperimento, condotto sui topi, è emerso che  questo ormone può sopprimere l’appetito a vantaggio dell’accoppiamento, quando la fame dei roditori era moderata. Se al contrario lo stomaco è vuoto da troppo tempo, il cibo viene prima di qualsiasia altra attività.

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Urgenze fisiologiche

L’autrice senior dello studio Tatiana Korotkova, neuroscienziata dell’università di Colonia, spiega che «possiamo perseguire solo un comportamento alla volta, quindi il nostro cervello deve in qualche modo calcolare quale sarà il comportamento più gratificante o qual è il nostro bisogno più urgente».

Nello studio gli scienziati si sono concentrati sui neuroni che portano i recettori per la leptina e sui neuroni che producono la neurotensina, due ormoni legati alla fame e alla sete, scoprendo che questi neuroni sono coinvolti anche nel comportamento, in particolare nell'attività sessuale.

Sesso e dieta

Quando i topi mangiavano, i neuroni del recettore della leptina erano inibiti, al contrario si attivavano quando interagivano con topi del sesso opposto, potenziali partner. «Questo sistema può regolare solo una fame moderata, ma non una fame più forte. Questo circuito potrebbe contribuire al motivo per cui le diete non funzionano: non è un problema ridurre l’assunzione di cibo per un breve periodo, ma non funziona se provi a farlo più a lungo...vorremmo capire come cambia l’attività di queste cellule durante la progressione dell’obesità o lo sviluppo dei disturbi alimentari».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 14 Giugno 2023, 15:44
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