Caffè, la tazzina diventa un lusso: clima e inquinamento rischiano di ridurne la produzione. Cosa cambia

Danni al suolo da micro e nanoplastiche. Oggi produzione confinata in un area di due milioni di ettari

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di Redazione web

Il caffè, bevanda sacra per molti, rischia di diventare un lusso in futuro. Secondo uno studio della Columbia University, entro il 2050, fino al 50% delle terre attualmente coltivabili a caffè non saranno più utilizzabili. Situazione che peggiora di giorno in giorno anche a causa dell'inquinamento e dei cambiamenti climatici. Insomma, stando così le cose, tra qualche decennio prendere un caffè rischia di diventare più difficile.

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Perché la produzione di caffè è a rischio

Una delle caratteristiche del caffè è che cresce solo nella fascia tropicale, soggetta a piovosità media e a specifiche temperature. Al variare di queste condizioni la produzione soffre. Con le temperature genericamente più calde, alcune coltivazioni vengono trasferite a quote più alte dove si possono trovare le condizioni originarie.

E secondo uno studio condotto nel 2015 dalla Columbia University, entro il 2050 fino al 50 per cento delle terre attualmente coltivabili a caffè non saranno più utilizzabili.

Oggi oltre l'80% delle emissioni di carbonio nella catena di valore del caffè provengono dall'agricoltura, e non c'è  più spazio per aumentare i suoli coltivati: già la metà dei terreni abitabili sono utilizzati in agricoltura e non si può disboscare più. Dal canto suo, il caffè è confinato in una piccola area globale: solo due milioni di ettari.

Cosa bisogna fare

Occorrebbe migliorare le pratiche agronomiche rigenerative e aumentare la biodiversità. Per farlo è necessario arricchire il suolo.Questo significa investire nella ricerca. Inoltre, senza voler essere allarmisti, oggi uno studio di Edoardo Puglisi dell'Università Cattolica di Piacenza, come rivela l'Ansa, ha dimostrato che le micro e nanoplastiche che si depositano sui terreni agricoli potrebbero ridurre la fertilità di questi. 


Ultimo aggiornamento: Martedì 12 Settembre 2023, 19:58
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