Parmigiano Reggiano, microchip all'interno delle forme: «Combattiamo la falsificazione del Made in Italy»

L'agropirateria, infatti, è un problema per i prodotti italiani, e per questo si ricorre alla tecnologia​ per tracciare gli alimenti

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Se doveste trovare un microchip nella crosta di Parmigiano Reggiano non spaventatevi, è tutto calcolato. Ma soprattutto si tratta di una vera forma di parmigiano. È questa l'ultima trovata per proteggere il Made in Italy dalla pirateria legata ai prodotti alimentari nostrani.

L'agropirateria, infatti, è un problema per i prodotti italiani, e per questo si ricorre alla tecnologia per tracciare gli alimenti. I minuscoli dispositivi permettono ai consumatori di verificare se la forma che stanno comprando non è un'imitazione.

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Microchip nelle forme di Parmigiano Reggiano

Per diventare veramente una forma di Parmigiano Reggiano servono determinati requisiti: ogni forma pesa 40 chili e deve essere stagionato per oltre un anno.

Ma non finisce qui. È necessario che venga prodotto in un'area compresa tra le province di Parma e Reggio Emilia.

E, nonostante queste limitazione, c'è un esercito di contraffattori pronti a vendere le forme fake di Parmigiano Reggiano. «Continuiamo a combattere con nuovi metodi», ha dichiarato al Wall Street Journal Alberto Pecorari, del Consorzio del Parmigiano Reggiano. «Non ci arrenderemo».

Foto: Shutterstock - Musica: Korben

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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 23 Agosto 2023, 08:34
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