Ebook, la corte europea accoglie i ricorsi:
"Niente IVA agevolata"
I due Paesi, spiega la Corte, disattendono ladirettiva UE sull'IVA perché l'aliquota ridotta può essere applicata unicamente alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi di cui all'allegato III della direttiva IVA. Questo allegato menziona, in particolare, la “fornitura di libri su qualsiasi tipo di supporto fisico”. Se è vero che un libro elettronico, per essere letto, necessita di un supporto fisico, per esempio un computer, è anche vero che un simile supporto non è tuttavia fornito con il libro elettronico, cosicché l'allegato III non include nel suo ambito di applicazione la fornitura di tali libri.
La Corte, inoltre, ricorda che la direttiva esclude ogni possibilità di applicare un'aliquota ridotta ai “servizi forniti per via elettronica”. Secondo l'Istituzione, infine, la fornitura di libri elettronici non costituisce una cessione di beni. Infatti, solo il supporto fisico che consente la lettura dei libri elettronici può essere qualificato come “bene materiale”, ma un siffatto supporto non è presente nella fornitura dei libri elettronici. Questa sentenza potrebbe costringere al dietrofront anche l'Italia, che applica un'IVA del 4% agli e-book.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 5 Marzo 2015, 12:42