Tathiana Garbin: «Ho un tumore raro», l'annuncio della capitana azzurra del tennis

Le parole del capitano, di Venezia, 46 anni, che al termine del match ha rivelato la malattia

Tathiana Garbin choc, la capitana delle azzurre del tennis: «Ho un tumore raro»

di Redazione web

Tathiana Garbin rivela di avere un tumore raro nel giorno in cui la squadra azzurra femminile di tennis da lei guidata perde a Siviglia la finale della Billie Jean King Cup contro il Canada. Avrebbero voluto la vittoria le azzurre Martina Trevisan e Jasmine Paolini anche e soprattutto per il loro capitano, di Venezia, 46 anni, che al termine del match, nel giorno più importante della sua carriera di guida dell'Italdonne, rivela all'Ansa di avere un 'tumore raro'.

Le parole della Garbin

«Desidero condividere con tutti voi una parte importante del mio percorso di vita - le parole della Garbin - È con serenità e fiducia che annuncio che a ottobre ho subito un intervento chirurgico per trattare un raro tumore. È mia intenzione condividere questa esperienza personale con l'obiettivo di sensibilizzare il pubblico e gli atleti sull'importanza della ricerca medica e della prevenzione».

Garbin ringraziando i medici, la federazione e le azzurre, spiega che «quello di Siviglia era un appuntamento importantissimo per me, a cui non volevo assolutamente mancare nonostante fosse a pochissima distanza dall'operazione» e rivela: «dovrò sottopormi a un secondo intervento, come previsto dal piano di trattamento pianificato dai medici. Grazie alla rapida convalescenza che ho sperimentato, sono ottimista riguardo alla mia capacità di tornare in campo. Sono determinata a superare anche questa sfida e a continuare a competere al massimo delle mie capacità».

Sul campo, a distanza di un anno, le canadesi hanno fatto festa, emulando la squadra maschile che nel 2022 ha vinto la prima Coppa Davis della sua storia battendo in finale l'Australia. Per le azzurre la soddisfazione di aver disputato un gran torneo e la certezza di un posto alle Finals 2024 senza bisogno del turno preliminare.

Nel primo singolare Martina Trevisan, n.43 WTA, ha ceduto 7-5 6-3, in poco più di un'ora e tre quarti di gioco, a Marina Stakusic, n.258. L'azzurra ha pagato pesantemente la tensione contro un'avversaria giovane e con poco o nulla da perdere. Troppi per Trevisan 34 errori gratuiti - la maggior parte con il suo colpo migliore, il diritto - a fronte di soli 15 vincenti. Per la canadese un solo vincente in più, 16, ma tanti gratuiti in meno, 20. Jasmine Paolini, n.30 WTA, ha invece ceduto 6-2 6-3, in un'ora e 39 minuti di partita, ad una Leylah Fernandez, n.34 WTA, versione extra-lusso. L'azzurra soffre nell'impatto al match: regala il break al primo gioco, ma lotta, nel suo stile, riportando il conto sul 2-2. Non basta per la Fernandez di oggi, che archivia in fretta la pratica. Paolini ci prova, anche nel secondo set porta spesso i game ai vantaggi, ma il fardello da sostenere pesa come un macigno, punto dopo punto. L'ultimo sussulto d'orgoglio il recupero da 15-40 nel quarto game. Il break del 3-5 alimenta qualche rimpianto, ma la Fernandez stasera era davvero di un altro livello.

Il Canada si conferma dunque 'bestia nera' per l'Italia: quello odierno è stato il quarto successo in cinque confronti. Il team nordamericano si era imposto anche nei round robin delle Finals dello scorso anno a Glasgow mentre le altre due vittorie erano datate Perth 1971 ed Ancona 1995. L'unico successo tricolore è datato invece 1984, al primo turno della competizione disputata a San Paolo, in Brasile.


Ultimo aggiornamento: Domenica 12 Novembre 2023, 21:53
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