Sinner, la festa “low profile” dopo il trionfo a Miami: «A me basta una cena tranquilla con il mio team». Il ristorante scelto a Downtown

La vittoria del Miami Open l'ha proiettato al secondo posto del ranking Atp

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di Redazione web

Se qualcuno si è immaginato Jannik Sinner pronto a stappare una bottiglia di champagne per la vittoria del Miami Open che l'ha proiettato al secondo posto del ranking Atp ha sbagliato.

Cosa ha fatto Sinner dopo la vittoria in Florida?

Ecco cosa ha rivelato lui stesso in conferenza stampa. «Non sono un ragazzo da grandi festeggiamenti - ha detto l'altoatesino in conferenza stampa, ribadendo sobrietà e disciplina - Mi basta una cena tranquilla con il mio team (la serata dopo il successo l'ha passata a Downtown Miami, nel solito ristorante italiano che lo ha accolto nel corso delle due settimane del torneo, ndr). È stata una settimana speciale e ne sono contento, ma ora si torna a casa e si comincia a preparare Montecarlo. Non c'è molto tempo».

 

Sinner dopo il trinfo di Miami

«Essere n.2 ovviamente ha un gran significato per me, ne sono felicissimo ma la cosa più importante è la qualità delle performance che ho espresso qui, specialmente di semifinale e in finale».

Lo ha detto Jannik Sinner in conferenza stampa dopo la conquista del Masters 1000 di Miami e la scalata nel ranking Atp. «Non avrei mai pensato di trovarmi in questa posizione, è una sensazione bellissima. Se il primo gennaio mi avessero detto che avrei vissuto questo inizio di stagione, non lo avrei mai creduto. Mentirei se dicessi il contrario. La stagione è iniziata molto bene, è andata anche oltre le mie aspettative, ma vivo ogni torneo come una nuova opportunità e so che ho ancora molto da dimostrare. Ho la fortuna di lavorare con un gran team che mi supporta e mi sprona a fare sempre meglio. Sono felice della mia vita e della mia stagione, ho giocato molti match e ho vinto tre tornei prestigiosi, ma tra qualche giorno ricominceremo con gli allenamenti e ci saranno tanti altri tornei da affrontare». «Mi sto godendo ogni istante di questa mia avventura nello sport -aggiunge-. Vincere un torneo è speciale, non importa quale torneo, è sempre un giorno speciale. Io sono nato in una famiglia normalissima, i miei genitori lavorano, vivono in un posto bellissimo e conducono una vita tranquilla. Mi mancano ovviamente, e mi spiace non passare molto tempo con loro, ma so che sono felici per me».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 1 Aprile 2024, 16:50
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