Juventus, Rugani: "Essere qui è un desiderio
che si avvera. Giocare Champions? Un sogno"

Juventus, Rugani: "Essere qui è un desiderio che si avvera. Giocare Champions? Un sogno"

di Luca Pasquaretta
Un talento a tutto tondo: Daniele Rugani, classe 1994. A volte ritornano. Dalla Primavera bianconera alla prima squadra, da Baroni ad Allegri, passando per Empoli e Sarri.



«Sono juventino fin da piccolo, me l'ha trasmesso mio padre. Essere qua è il sogno che si avvera. Devo ringraziare la Juve, che mi ha dato fiducia ed opportunità, è stata una scelta semplice, sono contento di giocarmela, era la cosa che volevo di più».

Insieme a Romagnoli potrebbe essere il futuro della nazionale: «Ce lo auguriamo, la strada è ancora lunga, dobbiamo pedalare senza sentirci arrivati, fare un passo indietro è un attimo». A Torino e alla Juve per imparare, crescere, migliorare.



Ha scelto la numero 24 come ad Empoli. «Prendo esempio da tutti i giocatori,
ho la fortuna di essere una squadra con tanti campioni. Di Bonucci ammiro la personalità in campo e la tranquillità. Di Chiellini la cattiveria agonistica, di Barzagli l'attenzione e la concentrazione».



Infine un paio di curiosità. «L'ultima stagione le ho giocate tutte senza prendere un giallo.
Il segreto?
Fa parte del mio modo di giocare, essere meno impulsivo, ragiono un po' di più, mi confronto con arbitri e avversari. Sarri? E' stata una figura fondamentale, è bravo tatticamente, mi ha dato delle basi solide, è un allenatore carismatico. L'attaccante più rognoso che ho marcato? Tevez ed Icardi. La finale di Champions? L'ho vista, ci ho sperato fino alla fine, purtroppo non è andata bene. Con un po' di fortuna poteva finire diversamente. Fin da bambino sognavo di giocare una competizione come la Champions. Spero di meritarmela come la convocazione in nazionale». Parola di Rugani.
Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Luglio 2015, 13:31