Milan-Inter, una poltrona per due. Pioli o Inzaghi, chi ride?

Milan-Inter, una poltrona per due. Pioli o Inzaghi, chi ride?

di Marco Zorzo

Due Normal One, che a gesti eclatanti e roboanti, preferiscono i fatti, magari parlando sottovoce, senza urlare. Però mai come questa volta il derby della Madonnina si presenta ricco, invitante e con una posta in palio altissima. D’accordo, lo sono già state le due sfide della passata stagione, con vittoria Milan all’andata (2-1), grazie alla doppietta di Ibra. Chirurgica e spietata l’Inter che fu di Antonio Conte, trascinata da Lukaku e Hakimi, ora non più nerazzurri come l’ex ct, nella sfida di ritorno vinta 3-0 sui rossoneri, l’anno scorso.

Ora alla guida intersta c’è quel Simone Inzaghi, che nel 2016 prese il posto dell’esonerato Pioli alla guida della Lazio. Acqua passata e tutt’altra storia. Già, l’allenatore parmense, da due anni alla guida del Diavolo, ha saputo costruire una squadra che ora ha la consapevolezza di essere forte. E non in vetta alla serie A per caso.

Il Milan targato 2021-22 viaggia fortissimo, al primo posto a quota 31 (con il Napoli), ben quatto punti in più rispetto a 12 mesi fa (erano 27). Ha saputo creare il giusto mix tra l’esperienza di Higlander Ibra & Giroud, con giovani di assoluta qualità, Brahim Diaz, Tonali e Tomori su tutti (ma non solo loro). Senza dimenticare che Pioli la scorsa estate ha perso due pedine importantissine come Donnarumma (al Psg) e Calhanoglu, passato all’altra sponda del Naviglio, tra l’altro.

Simone Inzaghi pure lui ha perso due pedine di prima grandezza, protagoniste dello scudetto numero 19 nerazzurro: Lukaku e Hakimi, come detto.

Eppure il tecnico piacentino viaggia con la stessa media di Conte dopo 11 giornate: 24 punti. Insomma, il “ballo” del Simone sembra proprio funzionare come auspicavano Marotta & Ausilio in testate, dopo l’addio dell’ex tecnico della Juve che proprio in questi giorni si è rimesso in gioco in Premier alla guida del Tottenham.

La sfida di stasera a San Siro è della serie: una poltrona per due. Chi sarà il re di Milano, allora? Pioli (tra l’altro, ex interista) in caso di vittoria aumenterebbe a 10 le lunghezze il vantaggio nei confronti dei cugini, creando un solco importante a favore del Diavolo. Dalla parte opposta l’Inter targata Inzaghi vuole accorciare il divario in classifica, portandolo a quattro punti se vince il derby. E potrà contare su una rosa profonda e competitiva, probabilmente ancora la più forte del campionato. Ma come tutte le stracittadine che si rispettino, non c’è una favorita in partenza. Questo è proprio il bello della contesa alla Scala del Calcio.


Ultimo aggiornamento: Domenica 7 Novembre 2021, 20:39

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