Marco Pantani, il ricordo della mamma Tonina: «Poco prima di morire cantava, me lo hanno portato via ma non mi arrendo»

Tonina Pantani ricorda il figlio Marco: «Poco prima di morire cantava, era tranquillo, me lo hanno portato via ma non mi arrendo»
Tonina Pantani, mamma di Marco Pantani, ospite di Mara Venier a Domenica In, racconta la complicata storia del figlio scomparso il 14 febbraio del 2004. Conosciuto da tutti come "Il pirata", amato da tutti gli appassionati di ciclismo, nel 1994 cala su di lui l'ombra del doping che porta Marco ad allontanarsi dal ciclismo e da tutto il resto, fino a quando non viene trovato morto, secondo l'autopsia per abuso di sostanze stupefacenti.

Leggi anche > Marco Pantani, alle Iene il video della polizia scientifica: il corpo del Pirata senza vita e quella "pallina" di cocaina

La mamma da sempre sostiene che Marco non si sarebbe mai ucciso e oggi, ancora, a distanza di anni, continua a lottare per la verità. «Marco ha cantato fino agli ultimi giorni, aveva il Karaoke in casa, era una persona tranquilla. La cosa che mi ha dato fastidio è stato il modo in cui si sono accaniti su di lui, l'unica cosa che lo feriva era quando lo si colpiva nel suo orgoglio».

La signora Pantani spiega che il test positivo all'antidoping fu per lui un duro colpo, ma aggiunge che aveva fatto il test in buona fede, convinto che tutto fosse in regola. «Inizialmente pensava che fosse un altro Marco ad essere stato squalificato, si arrabbiò molto e andando via fece un secondo esame in cui l'ematocrito era come quello della sera, cioè perfettamente nella norma».

La donna chiarisce che la sua è una battaglia, non solo per Marco, ma per tutti i ragazzi come lui: «Marco non me lo dà indietro nessuno, ma non voglio che nessun altro ragazzo debba passare quello che ha passato lui». La mamma spiega come l'etichetta di "dopato" che gli era stata data lo ha logorato. Questo lo ha spinto nel tunnel della droga: «Dopo il giro ha iniziato con la cocaina, poi ne era uscito. Io ho fatto di tutto, sono andata anche a litigare con gli spacciatori, ma alla fine lui stava bene. Ha portato avanti battaglie legali per capire chi lo avesse drogato, ma non lo ha mai scoperto. Non mi venissero a dire che era un debole, era un forte».

Poi Tonina ricorda l'ultima volta che ha visto Marco: «Lui va a Milano per qualche giorno, la manager mi chiama e mi dice che ha assunto cocaina e di andare a Milano. Andiamo io e mio marito e li vediamo litigare, poi sono svenuta e non ho più visto Marco, l'ho rivisto morto».
Ultimo aggiornamento: Domenica 3 Novembre 2019, 20:07
© RIPRODUZIONE RISERVATA