Sabrina Paravicini e la lotta contro il cancro: «Mio figlio appena mi vede la mattina mi chiede un abbraccio»
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«33 giorni dopo l’intervento. 4 sedute di fisioterapia e 15 giorni di ginnastica a casa al braccio. Ho cominciato a guidare due settimane fa, inizialmente con fatica e solo tragitti brevi. Per me essere autonoma è stato fondamentale. La mente si è rigenerata. Ho ricominciato a cucinare, visto che non posso portare pesi con il braccio sinistro Nino mi aiuta portando le pentole e i piatti in tavola», scrive sui social.
Poi si sofferma sul figlio e di come sia diventato grande: «La mattina si alza da solo e si prepara la colazione. Vorrebbe prepararla anche a me, ma preferisco fare da sola. Poi lo porto a scuola in macchina e parliamo, mi fa una tenerezza immensa: è cresciuto così tanto in pochi mesi. Cerca di essere autonomo e cerca di essere di aiuto. Non ho potuto nascondergli la mia sofferenza. Neppure dietro a un sorriso. La mattina appena mi vede mi chiede un abbraccio. “Un abbraccio di trenta secondi mamma, come mi hai insegnato tu” Pare che abbiano provato scientificamente che un abbraccio di trenta secondi scatena le endorfine e la felicità. È così quando ci abbracciamo ci sentiamo immensamente felici!».
Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Ottobre 2019, 20:12
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