Parapini: «La Rai ha un ruolo guida nell'ascoltare le sofferenze del Paese. Il “Festival per il Sociale” sarà itinerante dal 2022»

Rai, Parapini: «Festival per il Sociale a Spoleto dal 2 al 4 luglio. Dal 2022 sarà itinerante, prossimo anno a Torino da don Ciotti»

«La Rai ha un ruolo guida nell'ascoltare le sofferenze del Paese e, quindi, nel promuovere e  comunicare le risposte adeguate e concrete ai bisogni della nostra  comunità nazionale». Lo ha detto Giovanni Parapini, direttore Rai per il Sociale, intervenendo al Prix Italia per la presentazione del  “Festival Rai per il Sociale”, in programma a Spoleto dal 2 al 4 luglio prossimi.  «C'è - sottolinea Parapini - un Paese che soffre, che è piegato, che è  indebolito. Possiamo fare molti convegni, molti incontri, ma  l'obiettivo principe del “Festival Rai per il Sociale” è fare qualcosa di concreto per dare delle risposte».

''Il “Festival per il Sociale” è un  qualcosa di completamente nuovo nel suo concetto, nella sua capacità  organizzativa, di essere coerente con una missione che abbiamo, che è  quella di portare avanti e proteggere i temi legati al sociale e alla  sostenibilità; c'è la volontà della Rai di proseguire in questo percorso, l'idea è di renderlo itinerante'».

«Il prossimo anno - avverte Parapini - siamo stati invitati a Torino da don Luigi Ciotti al Gruppo Abele; lo faremo a maggio, quando le scuole saranno aperte, per avere un confronto con i giovani, anche se ne lasceremo un pezzo a Spoleto».

Intanto, nell'edizione di quest'anno, «ci concentreremo sul tema della sostenibilità, declinata in  sostenibilità sociale, economica ed ambientale. C'è tanto impegno da  parte di tutto il gruppo ogni giorno su questi temi'».       

Il programma «tiene insieme una comunità composita di imprenditori, istituzioni, mondo dell'associazionismo e giovani». Con questo  progetto, sottolinea il direttore di Rai per il Sociale, «vogliamo  dimostrare che le cose si possono fare se si ha la volontà e lo  spirito di servizio, dove il concetto di servire è offrire all'altro  un bene comune». Inoltre «essendo ospiti del Prix Italia è bene  sottolineare che questo è il primo festival per il sociale che un  broadcaster europeo organizza a livello europeo. Il festival  - conclude - è aperto a tutti, è inclusivo ed è la casa di tutti, come  la casa di tutti è la nostra azienda, la Rai». 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 17 Giugno 2021, 16:27
© RIPRODUZIONE RISERVATA