Francesca Fagnani: «In televisione andrebbe premiato il coraggio più che le parrocchie»

La conduttrice di Belve si è raccontata a Vanity Fair senza schermi: il rapporto con la mamma, i suoi inizi, l'ipocondria, il suo successo e l'amore

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di Redazione Web

Francesca Fagnani, conduttrice di Belve, parla del rapporto con la mamma, dei suoi inizi, dell'ipocondria, del suo successo e dell'amore «che non è mai per sempre». Lo fa su Vanity Fair e in copertina posa con i suoi due cani, Bice, 3 anni, e Nina di 4: «Le ho volute entrambe femmine: e ho fatto un grande errore, perché si affezionano al maschio».

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Francesca Fagnani e l'addio di Fabio Fazio

Francesca Fagnani ha commentato anche l'addio di Fabio Fazio alla Rai, e sul privato, lei che è abituata a fare domande, ha raccontato qualcosa in più su di sé: dai consulti medici a cena con Carlo Verdone alle sue paure più grandi: la malattia. E la noia: «Perché è la noia a spaventarmi. Le donne di solito dicono: cerco qualcuno che mi faccia ridere.

Io, invece, qualcuno che capisca le mie battute. Se non le capisci, hai ucciso l'eros. È la fine».

«L'addio di Fabio Fazio è una perdita per la Rai ma non per i telespettatori, per fortuna, che lo troveranno su un'altra rete - dice Francesca Fagnani -. Forse bisognerebbe cambiare la testa di chi decide i programmi e di chi taglia teste che funzionano in Rai…».

«In televisione - ha poi aggiunto la giornalista - c'è poco coraggio. E non dipende dai conduttori ma dai dirigenti che dovrebbero investire su volti nuovi e premiare più il merito delle parrocchie».

Alla domanda su con che cosa ha a che fare il suo successo, Francesca Fagnani risponde «col coraggio. La prima serata in tv per Belve mi venne offerta un mese e mezzo prima della messa in onda. La verità è che nessuno ci voleva andare in quello spazio perché c'erano, nell'ordine, la Champions, tre programmi d'informazione, una fiction e a un certo punto pure Le Iene. Mancava solo l'Apocalisse (...). È andata bene».

Francesca Fagnani e la paura

Michela Murgia, Concita De Gregorio: sono molte le donne che oggi parlano apertamente e con una saggezza disarmante del proprio tumore. «Ammiro la loro forza e la lucidità che hanno di pensare parole così giuste, così profonde per descrivere quello che stanno attraversando. Ma la malattia è la mia paura più grande», ha precisato la conduttrice.

Discorso a parte poi, su politica e consenso. «Di una certa classe politica che usa l'odio per creare consenso penso il peggio. Ma più che l'odio, che riguarda una minoranza rumorosa, anche sui social, mi spaventa il linguaggio della paura - dice Francesca Fagnani -. La paura è un sentimento potente che accompagna tutti. E chi fa leva sulla paura è inaccettabile. Hanno vinto le elezioni facendo leva sulla paura. La paura del diverso, del nuovo. Non puoi pensare che siano gli immigrati a togliere il lavoro. Non puoi dirlo. Non puoi creare la guerra tra poveri».

Ultimo tema, l'ego delle persone e il modo in cui abbassarlo. «Per esempio, non facendoli sentire delle rockstar quando tornano a casa», dice la conduttrice di Belve.

Il rapporto con Enrico Mentana. Il primo bacio

Sul rapporto con Enrico Mentana, Francesca Fagnani, infine, racconta del loro primo bacio: «Fu lui a darmi il primo bacio. Accadde in ascensore. Salutandomi - ricorda la giornalista -. Fu inaspettato».


Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Maggio 2023, 16:13
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