Belve, Claudio Amendola: «Il divorzio con Francesca Neri? Non soffro più, ecco cosa mi è dispiaciuto»

Claudio Amendola è stato uno degli ospiti dell'ultima puntata di Belve. L'attore ha raccontato la sua vita a Francesca Fagnani

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di Redazione web

Ultimo appuntamento per Belve, il programma ideato e condotto da Francesca Fagnani, in prima serata il martedì su Rai2. Un ciclo di puntate dedicate a donne (e uomini) indomabili, ambiziosi, forti, non necessariamente da amare, ma che non si potrà fare a meno di ascoltare. Claudio Amendola è stato intervistato da Francesca Fagnani: «Sono stato dipendente dalla cocaina». A proposito della sua separazione da Francesca Neri, per la prima volta confida: «Oggi non c’è dolore. Il dolore c’è stato prima, c’è semmai il dispiacere di non essere stato, di non essere stati, in grado di arrivare sino in fondo».

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L'intervista di Claudio Amendola

A proposito del suo rapporto con le droghe, quando Francesca Fagnani gli chiede se pensa di essersi fermato prima di diventare dipendente, ha ammesso: «No, ne sono stato dipendente e ne sono uscito perché c’era qualcosa di importante: i figli». Quando la Fagnani domanda quand'è che si tocca il fondo, Amendola ammette: «Quando ti rendi conto che ti sei trovato in una situazione in cui dovevi essere lucido e non lo eri. E allora, per fortuna, lo spavento o la responsabilità che solo tu puoi avere in quel momento, ti costringono a tornare lucido. E cosi è stato».  A questo punto Fagnani gli chiede: «Ne è uscito da solo?». «Sì, completamente da solo», è la risposta di Amendola.

Infine, una divertente stoccata al presidente del Senato Ignazio La Russa, che proprio a Belve lo ha definito «Il più stronzo di tutti» e lo ha denunciato dopo i fischi alla Festa del Cinema nel 2011. Amendola ridendo rivela: «Ma vi ha detto a chi ha dovuto devolvere i soldi della causa persa? Ad Emergency». E la Fagnani: «Ma questa è cattiveria!». 

La carriera e la gioventù turbolenta

Claudio Amendola, tra gli attori italiani più amati e punto di riferimento della cinematografia romana, si racconta senza sconti a Francesca Fagnani. A proposito della sua carriera, la Fagnani gli fa notare che ha costruito la sua immagine sfruttando molto la maschera del "coatto" e Amendola confessa: «Sì, mi adagiavo molto su questo agli inizi. Poi, quando tornavo a casa, i miei mi dicevano "Ma che cazzo dici, sei nato a Villa Stuart!". Però funzionava, e comunque ho mangiato tanti sampietrini io. Non mi sono risparmiato la strada, il muretto…». E a proposito della sua gioventù turbolenta racconta: «A 19 anni ho fatto una cazzata e sono finito a Regina Coeli.

Per un succhio di benzina! Ma è stata una esperienza formativa».

Tornando alla sua carriera, la Fagnani gli chiede per cosa sarà ricordato, e Amendola: «Per Vacanze di Natale e i Cesaroni». E allora la Fagnani domanda se ci sia una forma di snobismo nei suoi riguardi: «Secondo lei? Secondo me sì». E sui motivi aggiunge: «Perché non ho mai fatto salotto, non li riconosco, non so come si chiamano, non vado alle prime». Allora quando la Fagnani domanda: «Insomma lei non fa parte di quello che la De Sio, qui a Belve, ha definito il circoletto», Amendola risponde: «Il circolone semmai! Che poi varia a seconda delle stagioni, ne ho visti tanti di circoletti…».

Vita privata

C’è anche spazio per i momenti più intimi della vita dell’attore. A proposito dei suoi amori rivela: «Sono stato amato più di quanto ho amato io. Ancora ho da imparare in materia», e parlando dei suoi figli si commuove: «La gioia più grande? Quando mia figlia Alessia, nata prematura di 5 mesi e mezzo, ce l’ha fatta».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Marzo 2023, 22:43
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