Matthew Perry, l'addio dei cinque amici e il successo "maledetto" di una serie che ha fatto epoca

Dal 1994 al 2004 la serie Nbc fece epoca: due anni fa la reunion, ora la tragica scomparsa di uno dei suoi protagonisti più amati

Matthew Perry, l'addio dei cinque amici e il successo "maledetto" di una serie che ha fatto epoca

di Domenico Zurlo

Quasi tre settimane sono passate dalla tragica e inaspettata scomparsa di Matthew Perry, l'attore che per dieci anni è entrato nelle case di centinaia di milioni di telespettatori in tutto il mondo nelle vesti di Chandier Bing, prima impiegato (anche se nessuno sapeva che lavoro facesse) poi pubblicitario di New York, uno dei personaggi più riusciti di Friends, fortunata serie tv targata Nbc.

Una serie che ha fatto epoca

Dal 1994 al 2004 Chandler, Joey, Ross, Monica, Phoebe e Rachel hanno scritto la storia: un successo planetario, che rese ricchi e famosi i suoi protagonisti. Basti pensare - per spiegare la portata del loro successo - che per girare l'ultima stagione ogni attore veniva retribuito, si disse, un milione di dollari per ogni episodio, fino all'atteso e commovente finale. Versione poi ridimensionata da una delle autrici, ma il fatto che sembrasse verosimile dà il senso di ciò di cui stiamo parlando. 

Quasi vent'anni dopo a lasciare questo mondo è la star che più aveva incarnato il paradosso di una serie che aveva imprigionato nei loro personaggi i suoi protagonisti, le cui carriere non sono poi mai davvero decollate altrove, come se l'amore del pubblico per quei sei ragazzi newyorkesi non permettesse a nessuno di immaginarli con altri nomi e in altri ruoli. Qualcosa di vicino a una "maledizione".

La lotta con alcol, droghe e depressione

Matthew Perry quel successo lo aveva vissuto lottando (e a tratti lasciandosi sconfiggere) con la dipendenza da alcol, droghe e farmaci e con la depressione, come raccontato da lui stesso nella sua autobiografia: tutta la sua vita, e il suo aspetto a 54 anni non lo nascondeva, era stato segnato dalla sofferenza.

E non è un caso se nell'addio di ognuno dei suoi amici ed ex colleghi di cast, uno dei leit motiv è proprio questo: per tutti loro Matthew non è morto, ha solo smesso di soffrire. Lo dice Jennifer Aniston («Ora sei in pace e lontano da ogni dolore») e lo dice Matt LeBlanc, il suo fidato amico Joey: «Spiega le tue ali e vola fratello, finalmente sei libero».

Tutti e cinque parlano di una famiglia adottiva, quello che questi sei "sconosciuti", come scrive invece David Schwimmer, erano diventati dopo aver condiviso decine di episodi, risate, scherzi e anche qualche litigio. «Una relazione a sei parti che chiedeva compromessi», scrive Lisa Kudrow, che il merito della sua riuscita lo dà proprio al grande cuore di Matthew. E parlano delle risate («you made me laugh»), quelle che Perry regalava sia nei panni di Chandler, sia off the records nei panni di sé stesso.

La decadente reunion del 2021

La parabola di Matthew Perry aveva preoccupato tutti, fan e amici, quando a fine 2021 la Hbo aveva trasmesso la loro reunion. attesa da anni dai loro fan: Perry, dall'aspetto stanco provato, non era sembrato particolarmente presente a se stesso, sebbene i cinque amici provassero a coinvolgerlo, a fargli tornare il sorriso, a tirargli di bocca qualche battuta delle sue. In quella reunion c'era la giola del rivedersi ma anche la sofferenza di un gruppo di attori consapevoli di aver vissuto qualcosa di ineguagliabile e di non essere mai riusciti a tornare indietro.

Non tutti possono capire quello che Friends ha rappresentato per chi l'ha vissuta: chi dovesse avvicinarsene ora, a quasi trent'anni dal pilot, non la troverebbe memorabile, non più di altre. Chi l'ha amata non smetterebbe invece mai di riguardarla, con l'annesso carico di risate (e qualche lacrima) che le scene cult possono regalare. In quelle scene, in quelle battute, Chandler non smetterà mai di vivere.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Novembre 2023, 15:34
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