Torna Christian, la serie dei miracoli: «Diventa freak e avrà anche una terza stagione»

Christian raddoppia. La seconda stagione del supernatural-crime drama con Edoardo Pesce e Claudio Santamaria andrà in onda su Sky e in streaming su Now TV dal 24 marzo. Nuovi miracoli e un nuovo regno attendono Christian, il “santo picchiatore” interpretato da Pesce, cui è toccato in sorte il più impensabile dei doni, le stimmate, e con esso il peso e le responsabilità del supereroe.

L’“utopia coattah” da egli promessa ai suoi, una comunità in cui regnino uguaglianza, condivisione e rispetto per gli altri, diventerà realtà non senza problemi nelle sei nuove puntate della “serie dei miracoli” in cui ritroveremo anche Matteo, il postulatore vaticano interpretato da Santamaria, e Rachele (Silvia D’Amico), ex tossica dal passato doloroso miracolata da Christian.

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Dall’investitura ricevuta dal Biondo (Giulio Beranek) prende il via la seconda carrellata di episodi, che – come spiega Pesce – «punta sul freak. Il personaggio avrà un’evoluzione e credo si farà anche una terza stagione», rivela l’attore romano.

Claudio Santamaria parla invece del significato dell’utopia: «Bisogna sempre avere un ideale, tendere verso il bene, in un mondo che ce la mette tutta per essere cattivo e sbagliato. Anch’io nel mio lavoro inseguo un ideale, un senso civile. Come attori a volte possiamo essere megafoni per delle cause». «“Christian” attinge da due mondi - dice il regista Stefano Lodovichi - quello della grande commedia all’italiana di Risi, Monicelli e Scola e quello dell’andare oltre, alla ricerca di qualcosa in più».

Anche Christian cerca qualcosa in più. «Dopo aver preso coscienza del suo dono - racconta lo sceneggiatore Valerio Cilio - deve sporcarsi le mani e creare la società perfetta, o aspirante tale, in cui tutti si sentano come in una famiglia». Infine, la new entry Laura Morante, sulla Nera, il suo nuovo personaggio, rivela: «Mi era stato detto che doveva essere qualcosa tra Bud Spencer e il personaggio di Bree Van de Kamp di “Desperate housewives”. C’è del dark in lei e il riferimento principale è stata la Helena Bonham Carter dei film di Tim Burton».