Le ultime vicende della procura di Padova sull'omogenitorialità non hanno lasciato indifferente Marco Mengoni. La questione della "seconda mamma" che no appare nel diritto italiano e che ha portato i pm ad aprire una crociata contro gli atti di nascita dei bambini arcobaleno, con due madri conviventi, ha scatenato il cantante che proprio all'Eurovision aveva fatto il suo trionfale ingresso con la bandiera Lgbt.
Marco Mengoni e la provocazione sul palco
Per il vincitore di Sanremo 2023 e ultimo rappresentante italiano all'Eurovision Song Festival è appena iniziata l'avventura del suo nuovo tour negli stadi italiani, tutti andati sold out in un batter d'occhio. E la prima tappa è stata proprio Padova, al centro (da qualche giorno) della questione delle famiglie arcobaleno.
Così, sceso sul palco, Mengoni lo ha detto forte e chiaro a tutti i 30mila dello stadio Euganeo: «Una cosa dovrebbe essere proibita, poter decidere cos'è una famiglia e decidere sui bambini». Il cantante lancia una provocazione alla procura di Padova, proprio davanti ai suoi cittadini e ai suoi tantissimi fan.
A metà concerto, infatti, ha cvoluto dimostrare il suo supporto alle coppie gay soprattutto dopo che, proprio a Padova, negli ultimi giorni hanno visto contestata la loro genitorialità, impugnando 33 atti di nascita dei figli delle coppie omogenitoriali.
Alla fine della prima strofa della canzone, Marco Mengoni ha voluto aggiungere: «Spero che ognuno di voi trovi l’amore e la felicità che si merita, spero riusciate ad essere felici sempre per godere di ogni momento di questa vita».
La polemica
Già in conferenza stampa, a poche ore dall'inizio del suo show, il cantante aveva definito il provvedimento della Procura «una cosa disumana».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 21 Giugno 2023, 17:17
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