«Dei grandi protagonisti». Amadeus, all’alba del giorno dopo la vittoria dei Måneskin all’Eurovision Song Contest, è ancora euforico. «Sono orgoglioso come se fossero figli miei - racconta al telefono mentre sta accompagnando suo figlio, quello vero, alla partita di calcio - Ho dormito pochissimo dalla felicità. Sono stati protagonisti come lo sarebbe stato l’anno scorso Diodato. L’Eurovision è la Champions League della musica. E loro dei grandi rappresentanti».
Per i Måneskin una consacrazione.
«Non sbagliano un colpo».
Li ha sentiti?
«Sì. Prima, per gli in bocca al lupo, e dopo per i complimenti».
Sanremo 2021, Amadeus scrive a Leggo: «Ecco perché ho deciso di fare il Festival»
Cosa significa per la musica italiana?
«Di essere al passo con i tempi. Stessa cosa due anni fa con Mahmood (secondo all’Eurovision, ndr). Ma al di là dei nomi, la mia missione nei due Festival è stata guardare alla discografia e alla realtà».
Un successo anche della Rai?
«Da appassionato di calcio, credo nel gioco di squadra. Il successo è di tutti, quindi anche della Rai».
Eppure c’era chi l’ha criticata.
«Criticare fa parte del gioco.
E sulla censura del brano?
«Eurovision ha delle regole. E vanno rispettate. A Sanremo non è stato mai posto un veto. Non mi pare abbia disturbato qualcuno».
Sanremo, lo scudetto dell’Inter, Eurovision: l’anno più difficile per lei è diventato l’anno più bello?
«La mia triplette l’ho vinta. Ho fatto bene a non ascoltare chi mi diceva che fare Sanremo 2021 fosse un capriccio».
Ma non è che sabato ha vinto anche il Superenalotto da 156 milioni?
«No, no. Non ho mai vinto nemmeno 5 euro con le scommesse (ride, ndr)»
A proposito: qual è la percentuale che conduca un Sanremo ter?
«Sempre la stessa: non ci sarà il ter».
Allora punta già a presentare il prossimo Eurovision che ospiterà l’Italia?
«Non ci ho pensato. Nel caso se ne parlerà più avanti con la Rai».
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Ultimo aggiornamento: Martedì 25 Maggio 2021, 12:06
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