Io e Lei, la coppia Ferilli-Buy per raccontare
i sentimenti dell'amore lesbo

Io e Lei, la coppia Ferilli-Buy per raccontare ​i sentimenti dell'amore lesbo

di Michela Greco
Un'ex attrice di una certa notorietà, oggi imprenditrice di ristorazione bio, romana, verace, molto femminile e libera, sicura di sé, si innamora di un architetto di successo, riservato e molto controllato, divorziato e con un figlio grande.





Nella storia d'amore raccontata da Maria Sole Tognazzi in Io e lei, però, sono due donne a condividere divano, serate al cinema e cene davanti alla tv, ma anche incertezze sentimentali e tentazioni. Due donne a cui prestano il volto Isabella Ferilli e Margherita Buy, per la prima volta riunite sullo stesso set e subito messe, insieme, sotto le lenzuola. Preceduto da un tam tam mediatico che evocava spesso e volentieri Il vizietto (film culto di cui fu protagonista Ugo Tognazzi, padre della regista) e stuzzicava la curiosità sulla versione lesbica delle due attrici, Io e lei sorprende invece soprattutto per la freschezza del suo tono di commedia.



Federica e Marina vengono infatti rappresentate nella loro quotidianità fatta di scherzi e goffaggini, di schermaglie con il filippino gay (ecco l'omaggio a Il vizietto), tenerezze e complicità, e sono rese genuine e pulsanti dalle belle interpretazioni di Buy e Ferilli.

Ma dal racconto della loro storia d'amore restano totalmente fuori il sesso e la passione, per concentrare l'attenzione sulla "normalità" dei sentimenti e lanciare il messaggio politico, ribadito da regista e cast in conferenza stampa, che tutte le coppie sono uguali, perciò uguali devono essere i loro diritti. Senza voler arrivare alla carnalità espressa nell'amore saffico del capolavoro francese La vita di Adele, Io e lei ha perso l'occasione di sottolineare davvero la "normalità" di una coppia "omosentimentale" – come l'ha definita con delicatezza Sabrina Ferilli – mostrando una piccola, innocua storia d'amore come ce ne sono tante.



«In una situazione arretrata come quella italiana è importante mostrare cosa succede davvero dentro un amore tra due donne», aveva detto Buy, spalleggiata da Ferilli: «Per un paese come questo ci voleva una storia sentimentale che non divide perché, se togliamo la parola sesso, alcune cose diventano più facili da accettare». Forse è vero, ma un pizzico di coraggio in più avrebbe reso più incisivo questo racconto, comunque impreziosito dalla penna brillante dello sceneggiatore Ivan Cotroneo, di cui si riconosce la mano che ha dato l'impronta a Tutti pazzi per amore e Una mamma imperfetta.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 1 Ottobre 2015, 09:22
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