Enzo Iacchetti: «Senza Costanzo avrei fatto il tabaccaio. La prima volta pensavo avrei fatto una puntata, ne ho fatte 187»

Mercoledì 21 Febbraio 2024, 08:43 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 12:03

L'ultima chance

«Costanzo mi ha salvato la vita. Professionalmente - racconta Iacchetti - Il Maurizio Costanzo Show era la mia ultima chance: avevo 39 anni, un figlio di tre e avevo già fatto tutti i provini del mondo. Anche a quello per il Costanzo show mi scartarono... non c'era lui. Così, per rabbia, abbandonai lì i miei testi, il mio materiale. Dopo un mese mi richiamarono. Mi ero già messo in testa di aprire un bar tabacchi sul lago Maggiore, magari con un palchetto su cui, chi voleva, avrebbe potuto esibirsi. Quando arrivò la chiamata spiegai che ero già stato a Roma e che mi avevano già scartato ma la caporedattrice dello show disse che aveva letto quello che avevo spedito, non sapeva che in realtà l'avevo abbandonato e che mi faceva fare una puntata: se a Costanzo fossi piaciuto avrebbe fatto un cenno con un dito in trasmissione e sarei tornato. Aveva inventato il like».

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