Matteo Renzi controcorrente: «Riapriamo perché non possiamo aspettare. Dovremo convivere con il coronavirus»
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«Riapriamo perché non possiamo aspettare che tutto passi. Perché se restiamo chiusi la gente morirà di fame. Perché la strada sarà una sola: convivere due anni con il virus. Per l’ex premier «bisogna consentire che la vita riprenda. E bisogna consentirlo ora. Sono tre settimane che l’Italia è chiusa e c’è gente che non ce la fa più. Non ha più soldi, non ha più da mangiare. I tentacoli dell’usura si stanno allungando minacciosi specialmente al Sud. Senza soldi vincerà la disperazione e si accende la rivolta sociale. I balconi presto si trasformeranno in forconi; i canti di speranza, in proteste disperate».
Il leader di Italia Viva conclude: «Serve un piano per la riapertura e serve ora. Le fabbriche devono riaprire prima di Pasqua. Poi il resto. I negozi, le scuole, le librerie, le Chiese. Serve attenzione, serve gradualità. Ma bisogna riaprire».
Scuole chiuse in Italia per il coronavirus: quando si riapre? «Pensare di riaprire le scuole il 4 maggio è una follia e fare un proclami in questo momento è sbagliato». Così all'Adnkronos Health l'epidemiolgo Pierluigi Lopalco , dell' università di Pisa e il presidente del Patto trasversale per la Scienza (Pts), commenta la proposta avanzata da Mattero Renzi sulla pagina de L'Avvenire', di riaprire le fabbriche prima di Pasqua e le scuole il 4 maggio.
Ultimo aggiornamento: Sabato 28 Marzo 2020, 13:48
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