Pazienti della vita reale per gli studi sull'ovaio

MONACO DI BAVIERA - Il nuovo approccio real life' cioè su pazienti della vita reale' è stato uno dei temi dibattuti al Congresso europeo di oncologia (ESMO), di Monaco di Baviera, che ha riunito oltre 27 mila persone tra specialisti, associazioni, esperti del settore, Le sperimentazioni, infatti, coinvolgono pazienti selezioni, con l'obiettivo di testare efficacia e sicurezza di farmaci fino all'approvazione.
«Negli studi di tipo real life', invece, ci sono criteri di inclusione meno rigidi e si va a vedere ciò che accade davvero nella pratica clinica. La vita reale è diversa rispetto a quei pazienti dei trial ufficiali, che hanno criteri stringenti», spiega il professor Sandro Pignata, direttore dell'Unità di oncologia medica uroginecologica, presso l'Istituto Tumori Fondazione Pascale di Napoli.
Per questo è stato condotto uno studio prospettico su una efficace molecola contro il tumore dell'ovaio, prodotta da Pharmamar (Trabectedina), in combinazione con doxorubicina liposomale pegilata (PLD) nei pazienti platino sensibili con recidiva di tumore ovarico indipendentemente dall'uso di antiangiogenico.
Lo studio, di cui il professor Pignata è coordinatore internazionale e che è stato presentato al congresso ESMO, ha coinvolto 224 pazienti in real life' di 50 Centri europei, tra cui 18 strutture di tutta la nostra Penisola (96 malati).
«I risultati sono positivi sia per l'efficacia paragonabile se non migliore rispetto agli studi che hanno portato alla registrazione del farmaco sia per l'inclusione di pazienti in più linee di trattamento - sottolinea l'oncologo Pignata - Significa che nel tempo è migliorata la pratica clinica e la gestione della terapia e dei pazienti. Molti continuano la cura senza problemi, poiché sono stati minimizzati pure gli eventuali effetti collaterali». (A.Cap.)
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Ottobre 2018, 05:01
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