Virginia Sanjust, il figlio: «A mia madre serve un aiuto dei medici, non la condanna di un tribunale»

Virginia Sanjust, ex conduttrice rai, avrebbe bisogno di aiuto medico, in merito ne parla il figlio, Giancarlo Armati

Virginia Sanjust, il figlio: «A mia madre serve un aiuto dei medici, non la condanna di un tribunale»

di Redazione web

Giancarlo Armati, figlio dell’ex conduttrice televisiva, Virginia Sanjust, in questi giorni finita sui giornali dopo il suo arresto per aver tentato di scassinare un'auto, parla dellla delicata condizione della madre in un'intervista a Repubblica. Il figlio racconta che questi ultimi tempi sonostati molto complessi per la donna e critica chi non è stato in grado di aiutarla in questo momento delicato.

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La dichiarazione

Virginia Sanjust è stata condannata a due mesi e 20 giorni per aver tentato di rubare all'interno di una Smart. Il figlio Giancarlo Armati è amministratore di sostegno della donna e la segue quindi durante i momenti difficili. In merito alla madre fa un'importante dichiarazione a Repubblica, in cui svela dettagli fondamentali per comprendere meglio il gesto della ex presentatrice: «Una paziente psichiatrica è stata mandata a casa. Una donna che a suo modo ha chiesto l’aiuto dei medici nel momento del bisogno è stata fatta allontanare da un ospedale. Mia mamma, Virginia Sanjust di Teulada, si è ritrovata da sola, con i suoi problemi, in una zona periferica di Roma, tra le campagne, mentre frugava in una macchina.

Ed è stata arrestata e condannata. Questo non è possibile».

Le critiche

L'uomo poi lancia una polemica nei confronti di chi non è stato in grado di aiutare sua madre Virginia, dicendo: «Ieri per l'ennesima volta mia madre è stata abbandonata. Prima dai nostri parenti, poi dalle strutture sanitarie. Mia madre aveva bisogno di cure e sostegno, umilmente li ha richiesti, ma invece è stata, come sempre, cacciata via e abbandonata al suo destino». Poi Giancarlo ripecorre la vicenda in cui, secondo lui, la madre sarebbe stata abbondanata dopo essersi presentata al Reparto di Psichiatria dell'Ospedale Sant'Andrea di Roma, in merito ha detto: «Per me è un passo in avanti, aveva un problema è si è rivolta ai medici senza che nessuno la forzasse. Ai sanitari ha chiesto di poter fare una doccia, ma è logico che si trattava di una scusa. Dietro la richiesta di un bagno c'era evidentemente una persona che aveva maturato la decisione di richiedere sostegno e cure a un reparto specializzato di un ospedale dove la conoscono bene e dove avrebbe dovuto ricevere cure e sostegno. Invece, come sempre, il nulla».  Infine l'uomo conclude: «Vorrei che qualcuno intervenisse in sua tutela, anche all'interno della stessa struttura Ospedaliera. Mia madre ha bisogno di un aiuto dei medici, non di una condanna di un tribunale». 


Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Ottobre 2023, 16:19
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