Trova stanza in affitto a Roma, paga 1.500 euro ma era una truffa: «La casa non esiste, ora vivo in hotel»

Il racconto sconsolato di un 30enne che avrebbe dovuto trasferirsi in una casa che ha scoperto non esistere

Trova stanza in affitto a Roma, paga 1.500 euro ma era una truffa: «La casa non esiste, ora vivo in hotel»

di Niccolò Dainelli

Ha ricevuto la chiamata della vita. Quelle che i giovani aspettano con ansia per riuscire, finalmente, a costruire un futuro solido. «Ti assumiamo, inizi a lavorare da lunedì 3 aprile». E, quindi, il protagonista della disavventura ha preparato i bagagli e per giorni ha cercato un alloggio a Roma - impresa già di per sé ardua -. Poi, su un noto sito di annunci per case, arriva l'annuncio che sembra calzare a pennello: prezzo giusto, zona comoda e ben servita. Ma per il trentenne in questione, che vuole restare anonimo, la fregatura è dietro l'angolo.

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La truffa della casa che non esiste

«L'annuncio recitava: "libero dal primo aprile"... e forse avrei dovuto capire fin da subito che poteva essere un pesce d'aprile», racconta con un sorriso amaro la vittima. In realtà tutto sembrava essere in regola: il primo contatto per telefono, lo scambio di documenti su WhatsApp e quella fretta che da ambo le parti si crea quando si è vicini a chiudere un affare. Il presunto affittuario ha raccontato al giovane fiorentino di essere un militare di Viterbo, ha allegato la carta d'identità e ha aggiunto alcuni aneddoti sulla casa che hanno convinto subito il ragazzo a bloccare la stanza. 

«Per 400 euro al mese avrei potuto avere una camera con letto matrimoniale, il bagno privato, oltre alla comodità di essere vicini alla stazione della metro. Un sogno. E chi cerca casa a Roma, capisce cosa intendo. Poi però, con il passare del tempo, si è insinuato il dubbio. Dopo aver dato 1.500 euro tra caparra e due mensilità richieste, infatti, il militare carino e premuroso con cui ho parlato per giorni è diventato all'improvviso sfuggente, fino a diventare quasi irreperibile. Abbiamo fissato per la mattinata di oggi (domenica 2 aprile ndr), davanti casa. Così di buon ora mi sono messo alla guida e da Firenze, carico di valigie e speranze sono arrivato all'orario prestabilito. Dove, però, i minuti passavano e mi sono reso conto di essere stato truffato».

Il messaggio e la denuncia

Dopo varie telefonate e messaggi - sempre più preoccupati - infatti, il presunto militare è riapparso. «Mi ha inviato un messaggio su WhatsApp in cui mi comunicava che aveva un grave problema in famiglia e che fino a mercoledì non avrebbe potuto essere presente per darmi le chiavi di casa. E lì ho capito che ero appena diventato vittima di una truffa». Il ragazzo ha chiamato i genitori che, allarmati, hanno provato a bloccare la transazione bancaria, ma quei soldi erano già stati tolti dal conto, che si è scoperto essere di una carta prepagata di una banca tedesca: alias irrecuperabili. Svaniti nel nulla, proprio come la casa in cui pensava di poter iniziare una nuova vita.

E così ha deciso di rivolgersi alla caserma dei carabinieri più vicina per denunciare l'accaduto. «Dopo aver spiegato tutta la situazione e mostrato chat e documenti, ho scoperto che la carta d'identità che avevo ricevuto dal militare (che non risulta lavorare in nessuna caserma di Roma) era probabilmente falsa, o ancor più plausibile di una persona truffata prima di me». Sì, perché adesso per il giovane fiorentino esiste un altro rischio: il truffatore è in possesso dei suoi dati anagrafici e della sua carta d'identità e con i suoi dati potrebbe tornare a truffare altre persone. «Adesso l'annuncio è stato rimosso ed è quasi impossibile risalire a chi mi ha frodato - racconta -. I carabinieri mi hanno assicurato che indagheranno sul numero di cellulare dell'uomo, ma mi hanno anche spiegato che potrebbe essere un buco nell'acqua.

Ma soldi persi a parte, adesso il problema è che non so dove dormire».

 

«Vivo in hotel»

Temporaneamente il ragazzo ha trovato una stanza in un albergo. «È stata un'impresa trovare anche una camera libera in questi giorni, prima di Pasqua. Da domani inizierò a lavorare ma senza sapere dove dormirò tra una settimana. Una situazione che potrebbe durare a lungo vista la difficoltà di trovare un alloggio nella Capitale», racconta malinconico. E il giovane ha voluto denunciare l'accaduto per cercare di evitare che altre persone possano incappare nella stessa frode.

L'appello

«Purtroppo ho imparato sulla mia pelle che non ci si deve fidare mai, nemmeno quando ci sono tutti i presupposti per farlo. E spero che il mio racconto possa essere utile ad altri. Se doveste vedere queste foto di una stanza, state attenti! Si tratta sicuramente di una truffa».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 3 Aprile 2023, 18:11
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