Studenti pro Palestina occupano la Sapienza, tensioni con la polizia: «Ci hanno malmenati ma resistiamo»

I collettivi universitari della Sapienza sono stati bloccati dalla polizia mentre tentano di entrare nel rettorato

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Tensioni tra studenti e forze dell'ordine durante l'occupazione del rettorato dell'Università La Sapienza di Roma. I momenti di tensione si sarebbero verificati quando un gruppo di dimostranti ha tentato di entrare nel rettorato dove è in corso un'assemblea dei collettivi di sinistra che ieri sera avevano occupato l'edificio.

I collettivi universitari della Sapienza sono stati bloccati dalla polizia mentre tentano di entrare nel rettorato, occupato da alcuni studenti da lunedì. In programma il Senato accademico a cui i ragazzi chiedevano di partecipare chiedendo un incontro con la rettrice Antonella Polimeni. Gli studenti di Cambiare Rotta chiedono lo stop alle collaborazioni con Israele dell'ateneo e a ogni contatto con l'industria bellica.

Gli studenti: noi malmenati

«Gravissimo alla Sapienza, la polizia vuole impedire agli studenti di entrare nel Rettorato occupato per l'assemblea studentesca contro la complicità della Sapienza con Israele e spintona e malmena gli studenti. Di nuovo. Questo è il clima di repressione nel paese contro chi alza la voce contro i crimini di Israele.

Gli studenti hanno battuto la repressione e ora sono dentro il rettorato occupato per l'assemblea». Lo affermano in una nota i collettivi degli studenti della Sapienza. «Sull'esempio della lotta degli studenti di Bari e Torino, La Polimeni si deve dimettere da MedOr, l'università Sapienza non deve partecipare al Bando Maeci, va rotta ogni complicità con Israele. La lotta continua».

Ministra Bernini condanna le proteste

«Totale sostegno ai rettori Polimeni e Delfino. L'occupazione del rettorato de La Sapienza e l'aggressione al rettore dell'università di Genova sono azioni squalificanti che vanno ben oltre la libera manifestazione del pensiero o la protesta pacifica. Le Università non sono zone franche dove si possono mettere in atto intimidazioni o compiere reati. La violenza che alcuni collettivi stanno imponendo all'intera comunità accademica è intollerabile e vede come principali vittime proprio gli studenti. Condanno fermamente quanto sta accadendo e ringrazio le forze dell'ordine per il loro sostegno». Così il ministro dell'Università Bernini.


Ultimo aggiornamento: Martedì 26 Marzo 2024, 14:22
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