Roma, il Prefetto chiude il bar Swuami a San Basilio: «Ritrovo di pusher e usurai»

Roma, il Prefetto chiude il bar Swuami a San Basilio: «Ritrovo di pusher e usurai»

di Emilio Orlando

Spacciatori, usurai e vittime di usura si davano appuntamento al bar “Swuami” di via Fiuminata a San Basilio, a Roma. I controlli e i sopralluoghi dei carabinieri della stazione e della compagnia di Montesacro nel corso del tempo avevano rilevato la costante presenza di delinquenti e persone dedite al malaffare frequentare spesso il locale contiguo alle piazze di spaccio. In alcuni casi, come già documentato in una precedente inchiesta di Leggo, molte persone in difficoltà economiche, proprio dentro le mura del bar Swuami ricevevano prestiti a “strozzo” a tassi elevatissimi. (Nelle foto delle forze dell'ordine, lo spaccio di droga davanti al bar).

Questa mattina, il Prefetto di Roma Matteo Piantedosi ha revocato la licenza di somministrazione facendo di fatto scattare la chiusura dell'attività. «Con un'azione - si legge nel dispositivo notificato dalla polizia locale Roma Capitale e dai carabinieri - e con un approccio sistemico nelle periferie volto all'individuazione di azioni mirate contro il degrado e la criminalità, attraverso indagini specifiche e azioni di monitoraggio», si è conclusa per il momento una situazione di grave degrado e di illegalità dilagante nel quartiere.

San Basilio in ginocchio per spaccio e usura.

Bar ed attività commerciali insospettabili le basi delle gang

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Davanti al bar, avevano più volte segnalato alcuni cittadini residenti, si spacciava cocaina sin dalla mattina e quando arrivavano le forze dell'ordine, i pusher si nascondevano nel bar mimetizzandosi fra i clienti. Il provvedimento di chiusura e revoca della licenza è stato notificato alla proprietà alla presenza della sindaca Virginia Raggi che ha sottolineato : «E' un'azione sinergica delle istituzioni, della Questura, della Prefettura, dei Carabinieri anche di Roma Capitale. Quello che è emerso è che questo bar era un ritrovo di persone dedite al consumo e allo spaccio di sostanze stupefacenti. In un contesto come questo evidentemente poteva creare dei seri problemi, anche di ordine pubblico». Il 23 dicembre scorso, i carabinieri avevano già notificato la chiusura temporanea per 5 giorni. Subito dopo la riapertura però i monitoraggi ed i controlli sono continuati e la situazione nel frattempo era peggiorata. Il passo successivo potrebbe essere l'applicazione di una misura di prevenzione patrimoniale. 


Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Marzo 2021, 15:42
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