Roma, tenta di investire con lo scooter don Coluccia durante la marcia per la legalità: fermato da agente della scorta

Il ministro Piantedosi ha telefonato al prete anti spaccio. L'agente è ricoverato al policlinico Casilino

Roma, tenta di investire con lo scooter don Coluccia durante la marcia per la legalità: fermato da agente della scorta. Lui: «Non mi fermo»

di Redazione web

Hanno cercato di aggredire don Antonio Coluccia, il prete che combatte lo spaccio a Tor Bella Monaca a Roma.

Un uomo ha prima affiancato in sella a uno scooter don Coluccia e poi, dopo averlo riconosciuto, ha tentato di investirlo colpendo però un agente della scorta. 

Roma, tenta di investire don Coluccia

Il poliziotto ha quindi esploso un colpo di pistola e ha ferito l'aggressore all'avambraccio.

È successo questo pomeriggio verso le 17 in via dell'Archeologia, nel quartiere di Tor Bella Monaca, a Roma, mentre era in corso una marcia per la legalità con don Coluccia, il «prete coraggio» impegnato da 25 anni contro la criminalità organizzata e lo spaccio di droga.

L'aggressore, al termine di una colluttazione, è stato fermato ed è stato trasportato all'ospedale Casilino insieme all'agente ferito.  È un bielorusso di 28 anni, secondo quanto apprende Adnkronos, l'uomo fermato oggi pomeriggio per aver tentato di investire con uno scooterone don Coluccia a Tor Bella Monaca. Ferito a un avambraccio dai proiettili esplosi dai poliziotti, entrambi ricoverati in codice rosso, è stato portato anche lui al policlinico Casilino non in gravi condizioni.

 
 

La telefonata del ministro Piantedosi

Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha telefonato a don Coluccia. Il prete antispaccio si è salvato solo grazie all'intervento di un agente della scorta, travolto dalla moto e fermato dai poliziotti intervenuti in ausilio.

Per sincerarsi delle condizioni dell'agente, ora ricoverato al Policlinico Casilino con vari traumi in tutto il corpo, Piantedosi ha chiamato anche il capo della Polizia Pisani.

Don Coluccia: "Proseguirò la mia battaglia"

"L'aggressione non mi fermerà. Continuerò la mia battaglia che sto portando avanti contro la criminalità che controlla le piazze di spaccio a San Basilio, Quarticciolo e Tor Bella Monca". Sono le parole del sacerdote antimafia Don Antonio Coluccia riferite al telefono al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e al capo della Polizia Vittorio Pisani che lo hanno chiamato per sincerarsi delle sue condizioni poco dopo aver subito l'aggressione in via dell'Archeologia, a Tor Bella Monaca.

Anche il sindaco Roberto Gualtieri ha telefonato al sacerdote: «L'ho chiamato - ha spiegato - per esprimergli la vicinanza di tutta Roma e augurare pronta guarigione all'agente di scorta ferito. Violenza e mafie vanno contrastate con ogni mezzo». Parole di sostegno dal leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini a «un uomo di Chiesa che combatte ogni tipo di droga per salvare ragazze e ragazzi.

In bocca al lupo all'agente investito, tutto il mio disprezzo per l'infame criminale ferito» «Fermare lo spaccio è chiudere il bancomat della criminalità organizzata - ha commentato la presidente della commissione Antimafia Chiara Colosimo - Un abbraccio a don Coluccia per il tentativo di aggressione e un grazie immenso, insieme agli auguri di pronta guarigione, all'agente ferito». «La tentata aggressione ai danni di Don Coluccia, emblema della lotta alla criminalità organizzata e allo spaccio di stupefacenti, è un attacco allo Stato - ha aggiunto Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di polizia Coisp - Un plauso va soprattutto all'agente che ha fermato l'aggressore mettendo a rischio la propria incolumità. Senza il suo intervento Don Coluccia non sarebbe uscito illeso da questo vile attentato, compiuto non solo ai danni della sua persona, ma anche alle idee e agli ideali che da sempre porta avanti».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 30 Agosto 2023, 07:48
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