Roma, Luca Barbarossa in tournee a Castel Romano: intervista e show per i fan
Dal brillante esordio di Roma spogliata (Festival di Sanremo 1981) fino al recente concerto alla cavea dell’Auditorium di qualche settimana fa “il più bello della sua vita" qualche anno è passato, ma Luca è davvero un eterno ragazzo: entusiasta e pieno di progetti oltre che in grandissima forma. Oggi ha incontrato il pubblico di Castel Romano in jeans e t-shirt, e dalla sua valigia ha tirato fuori abiti informali ma con un tocco di stile: pantaloni chino, giacca destrutturata, camicie sportive, sneakers: blu il colore preferito su tutti, e i toni dell’azzurro.
In valigia, ancora, oggetti da cui l'artista non si separa mai e che raccontano la sua vita professionale e le abitudini quotidiane. Quindi tanta musica, libri - sta rileggendo Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar, l’indispensabile racchetta - “Sono un tennista prestato alla musica” - ha scherzato, la Settimana enigmistica “che allena il cervello" e il mitico block notes: va bene la tecnologia, ma le canzoni si scrivono ancora a matita.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 23 Luglio 2018, 18:01
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