Falso, peculato e abuso d' ufficio: in manette i vertici del “Consiglio per la ricerca in agricoltura”, sequestrati otto milioni di euro.

Falso, peculato e abuso d' ufficio: in manette i vertici del “Consiglio per la ricerca in agricoltura”, sequestrati otto milioni di euro.

di Emilio Orlando
Raffica di arresti e sequestri nella pubblica amministrazione ed in particolare al “CREA” il “Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria” un ente pubblico economico sottoposto al controllo ed alla vigilanza del ministero per l' Agricoltura e Foreste. I cinque alti dirigenti compreso il direttore generale, pagavano prestazioni professionali sulla base di incarichi di collaborazione affidati a due persone che, in realtà, non hanno svolto alcuna attività lavorativa. Inoltre secondo le indagini condotte dalla guardia di finanza  avevano attestato falsamente un numero di dipendenti superiore a quello reale, in modo da ottenere una dichiarazione di indisponibilità di edifici demaniali con le caratteristiche richieste e, di conseguenza, procedere in piena autonomia nel mercato immobiliare privato facendo lievitare alle stelle i costi di affitto della sede attuale di Po' e nella precedente di Via Nazionale. Facendo così lievitare enormemente i costi di gestione a milioni di euro in barba alla “spending review”.

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Gli investigatori , del nucleo di polizia economico finanziaria hanno scoperto anche gravi irregolarità come 
nella gara d'appalto per l' affidamento dei servizi di trasloco e facchinaggio, avvenuto frazionando artificiosamente i contratti allo scopo di non superare le soglie oltre le quali è previsto il ricorso a una gara ad evidenza pubblica e orientare, così, la scelta dell’effettivo esecutore. Anche alcune stabilizzazioni si lavoratori precari sarebbero avvenute in maniera illegale. Algi arresti domiciliari è finita Ida Marandola di 52 anni, direttrice generale dell' ente insieme ad una ltro alto dirigente che attualmente si trova all' estero in vacanza. Il giodice per le indagini preliminari ha invece stabilito per Ginevra Albano e Luigi Amorese, entrambi dirigenti dell' ufficio gare l' obbligo di firma, insieme a Sepranza De Chiara responsabile del' ufficio bilancio.


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Alle due società immobiliari che avevano affittato gli stabili all' ente sono state sequestrate dai finanzieri somme pari ad otto milioni di euro. Secondo i detective finanziari, maggiori oneri a carico delle finanze pubbliche sarebbero  derivati anche dalla mancata riduzione, imposta della legge sulla “spending review”, del 15% del canone di locazione di due immobili, che avrebbe consentito un risparmio di circa 700.000 euro.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Marzo 2023, 09:15
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