Asilo e nido aperti alle famiglie arcobaleno: a Roma nei moduli si possono indicare due mamme o due papà

La Capitale fa da apripista: «La realtà è già, di fatto, costituita da tanti diversi tipi di famiglie»

Asilo e nido aperti alle famiglie arcobaleno: a Roma nei moduli si possono indicare due mamme o due papà

di Lorena Loiacono

Due mamme o due papà, da oggi, potranno iscrivere il bambino all’asilo presentandosi come una famiglia omogenitoriale. Per la prima volta infatti, a Roma, una coppia omosessuale può indicare sul modulo di iscrizione alla scuola dell’infanzia o al nido dei propri figli la dicitura “madre” per entrambe le donne o “padre” se si tratta di due uomini. Prima non era possibile, uno dei due doveva presentarsi come un “soggetto che esercita la patria potestà”. I due genitori possono inoltre autodichiarare la relativa sentenza o l’atto di iscrizione e trascrizione anagrafica che certifichi la reale composizione della famiglia.

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Il Comune di Roma, che conta decine di migliaia di iscritti tra asili nido e scuole dell’infanzia, in questo senso fa da apripista sul tema delle famiglie omogenitoriali. Una decisione che si inserisce su un tema molto delicato e dibattuto negli ultimi anni, a cominciare dalle polemiche sulle indicazioni nei moduli di iscrizione in molte scuole del “genitore 1” e “genitore 2”, per non indicarne specificatamente il sesso, o per i ricorsi in tribunale da parte delle coppie delle famiglie arcobaleno che, per le carte di identità dei figli minori, dovevano definirsi madre e padre, dichiarando di fatto il falso.

Per tutte le famiglie

 

Il Comune di Milano, ad esempio, ha adottato la dicitura generica di “genitore” accanto a cui scrivere poi nome e cognome.

Nella Capitale invece, d’ora in poi, si indicherà espressamente la presenza di due madri e due padri: «Si tratta di un atto dovuto ma molto importante. Roma - ha spiegato Claudia Pratelli, l’assessora alla scuola del Comune di Roma - ha finalmente raggiunto un importante risultato per il riconoscimento dei diritti delle famiglie omogenitoriali e di tutta la comunità Lgbtqi+, che da anni chiedevano un intervento in questa direzione. Oggi ci sintonizziamo con la realtà che è già, di fatto, costituita da tanti diversi tipi di famiglie e ci schieriamo dalla parte dei diritti dei bambini e dei loro genitori».

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Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Febbraio 2023, 09:57
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