Disabile giù dalla finestra, primi indagati. La madre: «Abbiamo paura». Il giallo dei vestiti diversi

L'avvocato della famiglia riferisce che l'indagine non è più contro ignoti e rivela: «I vestiti consegnati alla famiglia non sono gli stessi che indossava quando è caduto dalla finestra»

Disabile giù dalla finestra, primi indagati. La madre: «Abbiamo paura». Il giallo dei vestiti diversi

Il caso di Hasib Omerovic, il disabile caduto dalla finestra della sua casa durante una perquisizione della polizia a Roma, diventa sempre più un giallo. Troppe cose non tornano e ora c'è anche il mistero dei vestiti riconsegnati alla famiglia, diversi da quelli che indossava il 36enne in quel giorno. E intanto spuntano i primi indagati.

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Disabile giù dalla finestra, «ci sono i primi indagati»

«L'indagine non è più contro ignoti ma ha iscritti nel registro degli indagati, di cui però non conosciamo il nome». Lo annuncia l'avvocato della famiglia Omerovic, Arturo Salerni, durante una conferenza stampa alla Camera in cui sono state presentate alcune novità sul caso del ragazzo precipitato dalla finestra del suo appartamento durante un controllo di polizia. «Recentemente - ha puntualizzato il legale - sono stati sentiti dal pm il papà, la mamma e la sorella di Hasib. Ora siamo in attesa di altre convocazioni in Procura».

Il giallo dei vestiti diversi

«Sui vestiti di Hasib, ci poniamo un interrogativo, perché quelli consegnati alla famiglia non sono gli stessi che indossava quando è caduto dalla finestra. E poi vogliamo sapere chi ha scattato quella foto di Hasib in terra». È quanto è stato sottolineato conferenza stampa a Montecitorio con i genitori di Hasib Omerovic, il 36enne precipitato dalla finestra durante un intervento dei poliziotti nella sua abitazione di via Gerolamo Aleandri nel quartiere di Primavalle a Roma avvenuta il 25 luglio scorso. Alla conferenza a Montecitorio oltre alla famiglia partecipano i loro legali, gli avvocati Arturo Salerni e Susanna Zorzi, il deputato Riccardo Magi e Carlo Stasolla, portavoce di Associazione 21 luglio.

Hasib Omerovic, la madre: «Abbiamo ancora paura»

«Abbiamo paura ma vogliamo verità e giustizia per Hasib».

Lo ha detto in conferenza stampa a Montecitorio, Fatima, la madre di Hasib Omerovic, il 36enne precipitato dalla finestra durante un intervento dei poliziotti nella sua abitazione di via Gerolamo Aleandri nel quartiere di Primavalle a Roma avvenuta il 25 luglio scorso. Alla conferenza a Montecitorio oltre alla famiglia c'erano i loro legali, gli avvocati Arturo Salerni e Susanna Zorzi, il deputato Riccardo Magi e Carlo Stasolla, portavoce di Associazione 21 luglio. In Procura a Roma sul caso è aperto un fascicolo per tentato omicidio.

Riccardo Magi: «Da Lamorgese silenzio sconcertante»

«È una vicenda tragica e piena di inquietanti interrogativi, che ha generato allarme ed è sconcertante che non sia ancora arrivata risposta dalla ministra Lamorgese alla mia interrogazione, è una mancanza di rispetto nei confronti del Parlamento». Lo ha detto il deputato Riccardo Magi in conferenza stampa a Montecitorio con i genitori di Hasib Omerovic, il 36enne precipitato dalla finestra durante un intervento dei poliziotti nella sua abitazione di via Gerolamo Aleandri nel quartiere di Primavalle a Roma avvenuta il 25 luglio scorso. Alla conferenza a Montecitorio oltre alla famiglia partecipano i loro legali, gli avvocati Arturo Salerni e Susanna Zorzi, il deputato Riccardo Magi e Carlo Stasolla, portavoce di Associazione 21 luglio. «Abbiamo appreso dalla Procura dei provvedimenti presi - ha aggiunto- Crediamo che questo caso che ha generato allarme meriti una risposta formale che se non arriverà la ripresenterò al nuovo ministro».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 29 Settembre 2022, 16:34
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