Taxi a Milano, un miraggio nel weekend e di notte. L'assessore Censi: «Servizio non all'altezza»

Le proposte del Comune: "Aumentare doppie guide e turni"

Taxi a Milano, un miraggio nel weekend e di notte. L'assessore Censi: «Servizio non all'altezza»

di Simona Romanò

Di sera e nei fine settimana a Milano piazzole deserte e taxi introvabili. Venerdì e sabato sono i giorni di fuoco, a cominciare dalle ventuno fino alle due di notte. Secondo i dati forniti dal Comune, nel weekend, il 32% (una su tre) delle chiamate notturne va a vuoto. Percentuale che scende all'8% nei giorni feriali. Il problema, comunque, riguarda (in maniera più soft) anche l'intera settimana: l'orario in cui il sistema delle auto bianche inizia ad andare in difficoltà è dalle 18 in poi. Montano le proteste degli utenti sui social, di chi racconta di aver percorso chilometri a piedi, nel cuore della notte, per rincasare dopo una serata a cena. E così l'assessore alla Mobilità, Arianna Censi, ha aperto un tavolo con la categoria per affrontare la situazione problematica. Due le proposte che ha lanciato, «lavorando su quello che è possibile fare nell'immediato e ci aspettiamo l'arrivo di osservazioni e suggerimenti». In stand by l'aumento delle licenze, che ha sempre trovato il no dei tassisti.


UN TAXI IN DUE Si parte dall'aprire un nuovo bando per aumentare le collaborazioni familiari (cosiddette seconde guide), che consentono all'autista di estendere la guida del taxi a un parente con i requisiti, così da estendere l'orario di lavoro da 12 a 16 ore.

Ad oggi, su 4.855 licenze attive, a Milano, sono 476 quelle con seconde guide. Con le nuove autorizzazioni, Palazzo Marino si aspetta almeno 200 adesioni.


NUOVI TURNI Il Comune pensa a una revisione dei turni - oggi sono 73 - eliminando quelli dove girano meno di 20 tassisti: la giornata sarebbe divisa in tre fasce orarie, con circa 10 turni ciascuna, così da avere a ogni ora un numero consistente di auto.


BOTTA & RISPOSTA È congelato, per il momento, l'aumento delle licenze, che ha sempre trovato contrari i tassisti. «Vedremo come la situazione evolverà e se sarà necessario intervenire ulteriormente», chiarisce comunque Censi. «Perché il servizio che stiamo erogando non è all'altezza e Milano deve rispondere ad un tema di modernità e innovazione». Per gli autisti «non è un problema di licenze» e puntano il dito «contro il traffico e la viabilità». La difficoltà a trovare auto bianche era già stata affrontata da Palazzo Marino nel 2019, prima del Covid: aveva avviato l'iter per aggiungere altre 450 nuove licenze, ma la proposta aveva fatto insorgere i sindacati dei taxi e fu stoppata anche dalla Regione.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 26 Gennaio 2023, 08:39
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