Milano ricorda la Shoah: tram, corse, incontri per non dimenticare

Liliana Segre: «La gente dice basta con questi ebrei»

Milano ricorda la Shoah: tram, corse, incontri per non dimenticare

di Elena Fausta Gadeschi

Una distesa di papaveri rossi per ricordare la Shoah. Da ieri è questa la livrea di uno dei tram della linea 9 che gira per le vie di Milano con la scritta: «27 gennaio - Giorno della Memoria» e «Memoriale della Shoah - Binario 21 - Stazione Centrale».

Una richiesta della senatrice a vita Liliana Segre per sensibilizzare l’opinione pubblica: «Prima di morire vedrò la mia Milano con il mio tram, anche se non posso più salirci perché ho la scorta. Sono contenta, ma da quanti anni poteva esserci questo tram?».

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Milano ricorda la Shoah: tram, corse, incontri per non dimenticare

La linea fa capolinea vicino al Memoriale di piazza Edmond J. Safra, 1, che il 26 e il 27 gennaio sarà aperto al pubblico gratuitamente e che il 27 sera in diretta su Rai1 verrà fatto conoscere a milioni di persone, grazie alla presenza di Liliana Segre, intervistata da Fabio Fazio. Milano «vuole testimoniare la sua volontà non solo di ricordare ma di fare sì che il nostro impegno per la memoria continui in modo quotidiano» ha spiegato il sindaco Giuseppe Sala.

L’iniziativa fa parte di una serie di appuntamenti che per tutta la settimana ricorderanno la tragedia delle deportazioni.

Si è iniziato ieri, 24 gennaio, alle 16 al Ridotto dei Palchi del Teatro alla Scala con un concerto dell’Anpi per il Giorno della Memoria e si è proseguito alle 17.30 a Palazzo Marino, in Sala Alessi, con un concerto per il ventesimo anniversario del Giardino dei Giusti. Stamattina, 25 gennaio, alle 11.30 si è tenuta l’inaugurazione della mostra “I Giusti tra le Nazioni” all’Aeroporto di Linate, mentre domenica 29 ci sarà il ritrovo al Parco Nord per la Run for Mem, la Marcia della Memoria.

Intanto lunedì sono state collocate alcune delle 26 pietre di inciampo in omaggio a uomini, donne e bambini deportati nei campi di sterminio. In collaborazione con gli studenti dello IED, le loro storie saranno raccontate a beneficio dei più giovani in Instagram Story. «Le pietre di inciampo sono le tombe che non ci sono state permesse, sono la cenere dispersa nel vento di Auschwitz. Un parente che ha meritato almeno di diventare pietra – ha dichiarato Segre –. So cosa dice la gente del Giorno della Memoria: “Basta con questi ebrei”. Ma quando hai visto l’orrore non è mai abbastanza quello che viene fatto. Ho paura che fra qualche anno di quest’argomento resterà solo una riga nei libri di storia e poi nemmeno più quella».


Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Marzo 2023, 01:34
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