Il suicidio della studentessa di 19 anni che si è impiccata in un bagno all'università Iulm di Milano ha sconvolto non solo la città o l'ateneo, ma tutta Italia, compresi gli studenti che l'avevano conosciuta in questi primi mesi di lezioni. L'Unione degli Universitari ha pubblicato una lettera scritta da alcune studentesse dello Iulm che l'avevano conosciuta, prima che si togliesse la vita nella notte tra martedì e mercoledì: il suo corpo, impiccato con una sciarpa alla porta del bagno, è stato rinvenuto da un bidello all'apertura ieri mattina.
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Studentessa suicida, la lettera delle compagne
«Non possiamo tacere davanti all'ennesima giovane che mette fine alla propria vita a causa del proprio percorso universitario. Ci viene chiesto perennemente di ambire all'eccellenza, ci viene insegnato che il nostro valore dipende solo ed esclusivamente dai nostri voti. Questo sistema universitario continua e continuerà ad uccidere. Serve prevenire, serve costruire un sistema accademico ed universitario in grado di insegnarci che non siamo numeri ma persone», si legge nella lettera, che chiede rispetto per quanto avvenuto e sollecita una profonda riflessione sulle motivazioni che hanno spinto ad un gesto così estremo.
Udu: troppo stress, serve aiuto
«Negli ultimi anni abbiamo visto il progressivo deterioramento della salute mentale, anche a causa di una costante pressione sociale che impone un modello sempre più performativo. Denunciamo come il sistema universitario non solo sia incapace di ascoltare e supportare coloro che manifestano difficoltà durante il proprio proprio percorso di studi, ma anzi li sottoponga a uno stress continuo, a delle aspettative sempre maggiori. Sul fronte del supporto psicologico, poi, vi sono soltanto servizi di counseling che, da soli, non possono affrontare appieno le esigenze e i bisogni psicologici della popolazione giovanile».
A dirlo è Camilla Piredda, coordinatrice dell'Unione degli Universitari. «Chiediamo che questi tragici episodi non cadano nel vuoto. Da troppo tempo le nostre richieste vengono ignorate dalla politica, che preferisce parlare di un senso distorto del merito anziché di inclusione, ascolto e supporto psicologico. C'è una sofferenza, un'ansia diffusa che viene costantemente ignorata: quando le istituzioni si renderanno conto che è arrivato il momento di cambiare narrazione, intervenendo con risorse e strumenti adeguati di supporto agli studenti?», conclude l'Uds.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Febbraio 2023, 18:53
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