La storia mediatica di Carlotta Rossignoli sembra arrivata a una fine. Quello della 23enne veronese che si è laureata a 23 anni, in tempi record, all'Università Vita San Raffaele di Milano, era diventato un vero e proprio caso dopo che i compagni di corso della studentessa in medicina avevano sollevato dubbi sulla legittimità del percorso accademico ritenuto privilegiato.
I dubbi sulla laurea e la posizione del San Raffaele
Si era parlato di esami a porte chiuse e una possibilità di conseguire la laurea in tempi ridotti che ad altri sarebbe stata invece negata. La Rossignoli è stata vittima di attacchi sui social, dove era molto attiva poiché accanto allo studio porta avanti una carriera da modella e un lavoro in una tv locale, che l'hanno portata a chiudere il suo profilo Instagram. Sulla vicenda è poi intervenuta la stessa Università, spiegando che la studentessa si era laureata al primo semestre del sesto anno, quindi in regola. Infine, lo stesso ateneo ha sconsigliato "strenuamente anticipazioni del conseguimento del titolo, ritenendo la durata già prevista necessaria per completare un percorso di crescita nozionistica, professionale ed umana".
Roberto Burioni, caso chiuso
Sul caso è intervenuto Roberto Burioni, virologo e docente proprio del San Raffaele, mettendo la parola fine alle polemiche.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 17 Novembre 2022, 19:37
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