Irene Pivetti, il procuratore di Milano: «Otto milioni di ricavi sottratti al fisco»

Parte del profitto del reato tributario è risultato oggetto di successive movimentazioni finanziarie estero su estero

Irene Pivetti, il procuratore di Milano: «Otto milioni di ricavi sottratti al fisco»

Sono circa 8 milioni di euro i ricavi «fraudolentemente sottratti a imposizione in Italia» dall'ex presidente della Camera, Irene Pivetti, generati attraverso «la fittizia interposizione di veicoli societari esteri, avvalendosi al contempo anche di negozi parzialmente simulati, nonché di documentazione falsa». A rivelarlo è il procuratore di Milano, Riccardo Targetti, in un comunicato dopo che il Tribunale del Riesame di Milano, ha accolto il ricorso del pm Giovanni Tarzia, che a fine gennaio aveva rinnovato ai giudici la richiesta di sequestro preventivo d'urgenza di quasi 4 milioni di euro a carico dell'ex presidente della Camera e di un suo consulente.

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«Dalle indagini - sostiene il procuratore -, estese a una decina di giurisdizioni estere, attivate con procedure rogatoriali (Hong Kong, Cina, Macau, Svizzera, San Marino, Malta, Monaco, Gran Bretagna, Polonia e Spagna), è emerso che parte del profitto del reato tributario è risultato oggetto di successive movimentazioni finanziarie estero su estero, configurando così autonome contestazioni per i reati di riciclaggio e autoriciclaggio». Oltre a dirottare a Hong Kong proventi imponibili in Italia, «la condotta transnazionale oggetto di indagine ha avuto lo scopo di sottrarre il patrimonio di una società terza, attiva nel settore automobilistico, alle procedure di riscossione coattiva per debiti tributari insoluti pari a oltre 5 milioni di euro».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 18 Febbraio 2022, 00:19
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