A strapparlo alla vita, è stata la sua più grande passione. Fare il sub. Fabio Livio, 41 anni, ha perso la vita nelle acque del lago di Como, a 80 metri di profondità. Forse un malore, forse un incidente, le cause della sua morte sono ancora tutte da chiarire. Tra le ipotesi, anche la narcosi provocata dall'azoto contenuto nelle bombole.
Il sub, anche volontario della Croce Rossa, gestiva un negozio di cartoleria insieme a suo padre, a Tavernerio, in provincia di Como. Domenica aveva deciso di immergersi, ed è andato a Mandello del Lario, sulla sponda lecchese del lago di Como, insieme ad un amico.
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Commozione sui social
In tanti lo ricordano sui social. Molti i messaggi di amici e persone che lo hanno conosciuto e non riescono a credere a quella terribile notizia arrivata dopo ore di ricerche nel lago, che solo dopo molte ore ha restituito il suo corpo. «Fabio, sei stato per tutti un punto di riferimento insostituibile, un compagno di squadra leale e puntuale, un amico sincero e presente» scrivono i colleghi della Croce Rossa di Como.
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Inchiesta
Intanto la procura di Como ha aperto un'inchiesta sull'incidente mortale.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 24 Ottobre 2022, 14:13
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